' Turismo settore da salvare'
E' decisa Salma Elloumi Rekik , ministro del Turismo tunisino, che è tornata su temi più volte toccati da quando l'attentato di Tunisi, il 18 marzo scorso, ha determinato una brusca frenata alla ripresa del comparto. I dati del ministero relativi al primo trimestre indicano un calo delle entrate del settore del 6,8%, per pernottamenti a -10,7% e arrivi alle frontiere in diminuzione del 14,2%.
Sicurezza al centro Ma un settore che rappresenta il 7% del Pil non può essere abbandonato a se stesso, e per questo Salma Elloumi Rekik ha già pianificato alcune importanti azioni, partendo innanzitutto dalla sicurezza. In proposito, una circolare del ministero è già stata inviata a tutti gli hotel del Paese affinché mettano in sicurezza le loro strutture per il sereno svolgimento dei soggiorni degli ospiti. Il ministro ha ugualmente affermato che scanner saranno posti in ciascun hotel. Formalità più semplici Altro ambito di azione riguarda la semplificazione delle formalità di ingresso: visitatori e viaggiatori d'affari che oggi necessitano di un visto per entrare in Tunisia, come quelli provenienti da Iran, Iraq, India, Cina, Messico, Congo e diversi altri, potrebbero nel breve termine vedere modificata questa norma. Da parte del ministro, poi, è stato garantito sostegno alle strutture alberghiere in difficoltà economiche a causa del prolungato stato crisi.
C'è poi il non trascurabile aspetto della promozione della destinazione. Salma Elloumi Rekik ha reso noto che molte personalità straniere hanno dichiarato l'intenzione di organizzare manifestazioni culturali e musicali a Tunisi, tra questi anche l'italiana Claudia Cardinale. Molti altri sono i progetti allo studio con l'unico scopo di risollevare il turismo. Uno decisamente singolare è la realizzazione di un'enorme bandiera tunisina, della superficie di 104mila mq, che entrerà nel Guinness dei primati: la bandiera sarà esposta a Ong Jemal, nel Sahara, alla presenza di persone venute da tutto il mondo. E.C. - Fonte: Guida Viaggi