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Puglia: crescono arrivi e presenze straniere

Puglia: crescono arrivi e presenze straniere

Buon appeal anche nel mercato domestico. Nel 2016 la regione è stata meta prediletta dagli italiani per le vacanze estive

Sono ottime le performance della Puglia nel 2016, complessivamente 3,7 milioni di arrivi (3,4 milioni nel 2015) e 14,4 milioni di presenze (13,5 milioni nel 2015). I dati riportano, rispetto al 2015, un incremento sia degli arrivi (+9%), sia dei pernottamenti (+7%). La permanenza media è di circa 4 notti, con sensibili differenze tra le destinazioni vocate al turismo balneare e le restanti. Il dato particolarmente interessante è l’aumento della componente straniera che registra, rispetto al 2015, un +16% negli arrivi e un +12% nelle presenze. Il tasso di internazionalizzazione, seppur ancora inferiore alla media nazionale, continua a crescere e nel 2016 sfiora il 23% per gli arrivi e il 21% per le presenze.

Cresce la notorietà del brand

Anche nel 2016 le performance di crescita registrate dalla Puglia si confermano migliori di quelle registrate complessivamente in Italia (dati provvisori dell’Italia divulgati dall’Istat). In particolare la variazione maggiore si riscontra relativamente al mercato straniero: dal 2010 al 2016 in Italia le presenze straniere sono cresciute del 20%, in Puglia nello stesso periodo la componente estera è cresciuta del 60%. Questi dati confermano come la Puglia, associata nell’immaginario dei turisti stranieri a mare, natura, bellezza, buona cucina e cultura (Swg, 2015), sia una destinazione sempre più richiesta anche dai mercati esteri e con un’elevata forza di penetrazione, legata soprattutto alla notorietà crescente del suo brand.

Il mercato domestico

Da notare anche la buona capacità della Puglia nel mantenere un buon appeal anche nel mercato domestico. Secondo lo studio Istat ,Viaggi e Vacanze in Italia e all’Estero, appena pubblicato, la Puglia con il 12,9% è stata nel 2016 la destinazione prediletta dagli italiani per le vacanze estive (luglio-settembre) per i soggiorni lunghi (ovvero superiori alle quattro notti), seconda l’Emilia Romagna, terzo il Trentino. In termini di stagionalità la regione attrae sempre di più anche nei mesi spalla: buoni gli incrementi registrati a giugno e settembre che accolgono complessivamente circa il 25% degli arrivi registrati nel corso dell’anno. La componente straniera è quella che risulta meno polarizzata nei mesi estivi e distribuita in modo più regolare da maggio a ottobre. - Fonte: Guidaviaggi.it