Pubblicato il nuovo dpcm: Italia divisa in zone
04 Novembre 2020
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il nuovo dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte, che regola le nuove restrizioni sul territorio italiano per frenare l’aumento dei contagi da coronavirus, prolungando tra l’altro lo stop dei viaggi d’istruzione così come quello di fiere e congressi. Avanti le crociere, invece, con i servizi da parte delle navi passeggeri di bandiera italiana ed estera svolti con il rispetto di specifiche linee guida.
Il testo prevede che, dal 5 novembre al 3 dicembre, l’Italia sia divisa in tre aree: zone rosse (ad alto rischio), arancioni (intermedio) e verdi (più sicure). Ogni zona avrà regole e divieti particolari, mentre per tutto il Paese varrà il coprifuoco dalle ore 22 alle 5 del mattino, consentendo solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute.
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Nelle zone rosse, nello specifico, il dpcm prevede una limitazione degli spostamenti non solo tra le Regioni ma anche fra i comuni di residenza – salvo motivi di lavoro e di salute – e la chiusura delle attività commerciali non essenziali (esclusi, quindi, alimentari e farmacie). Le regioni indiziate come zone rosse sarebbero Piemonte, Lombardia e Calabria, a cui potrebbero aggiungersi l’Alto Adige e la Valle d’Aosta (senza escludere la Campania).
La ripartizione delle zone, però, è affidata alle valutazioni del ministero della Salute, che valuterà le chiusure con verifica settimanale.
Nelle zone verdi, oltre al coprifuoco è prevista la didattica a distanza al 100% alle scuole superiori, e la capienza al 50% nel trasporto pubblico. I centri commerciali resteranno chiusi nel weekend e nei giorni festivi. Stop anche ai musei, alle mostre e alle sale bingo. Viene consentito, infine, l’accesso ai parchi, rispettando la regola del distanziamento di un metro.
Più stringenti le regole nelle zone arancioni, dove si imporrà la chiusura di bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie. Resteranno aperti parrucchieri e centri estetici. Anche nelle zone arancioni dovrebbe essere vietato ogni spostamento in un comune diverso da quello di residenza o domicilio.
Fonte = L'AGENZIA DI VIAGGI 04/11/20
Il testo prevede che, dal 5 novembre al 3 dicembre, l’Italia sia divisa in tre aree: zone rosse (ad alto rischio), arancioni (intermedio) e verdi (più sicure). Ogni zona avrà regole e divieti particolari, mentre per tutto il Paese varrà il coprifuoco dalle ore 22 alle 5 del mattino, consentendo solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute.
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Nelle zone rosse, nello specifico, il dpcm prevede una limitazione degli spostamenti non solo tra le Regioni ma anche fra i comuni di residenza – salvo motivi di lavoro e di salute – e la chiusura delle attività commerciali non essenziali (esclusi, quindi, alimentari e farmacie). Le regioni indiziate come zone rosse sarebbero Piemonte, Lombardia e Calabria, a cui potrebbero aggiungersi l’Alto Adige e la Valle d’Aosta (senza escludere la Campania).
La ripartizione delle zone, però, è affidata alle valutazioni del ministero della Salute, che valuterà le chiusure con verifica settimanale.
Nelle zone verdi, oltre al coprifuoco è prevista la didattica a distanza al 100% alle scuole superiori, e la capienza al 50% nel trasporto pubblico. I centri commerciali resteranno chiusi nel weekend e nei giorni festivi. Stop anche ai musei, alle mostre e alle sale bingo. Viene consentito, infine, l’accesso ai parchi, rispettando la regola del distanziamento di un metro.
Più stringenti le regole nelle zone arancioni, dove si imporrà la chiusura di bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie. Resteranno aperti parrucchieri e centri estetici. Anche nelle zone arancioni dovrebbe essere vietato ogni spostamento in un comune diverso da quello di residenza o domicilio.
Fonte = L'AGENZIA DI VIAGGI 04/11/20