Priante (Unwto): ora tutti operatori aiutino Garavaglia a costruire il ministero
“La situazione del turismo mondiale è iperdrammatica, registriamo un’altissima mortalità specialmente tra le microimprese, ma soprattutto non si riesce a programmare una ripartenza, perché è chiaro che per uscire da questa crisi servono linee, azioni e soluzioni condivise tra tutti i Paesi. Fino a che non ci saranno, non ce la faremo”. Lo ha detto nel corso di un’intervista con l’ANSA Alessandra Priante, prima direttrice e italiana del settore Europa dell’Unwto, l’agenzia che si occupa del turismo mondiale per le Nazioni Unite.
Priante, laureata alla Bocconi e con una vasta esperienza diplomatica e finanziaria, per l’Unwto lavora a Madrid. “Nella capitale spagnola – racconta – funziona tutto a pieno regime (gli alberghi sono aperti anche con incentivi e il coprifuoco è alle 22 e sarà esteso a mezzanotte) e quindi questa grossa interruzione del turismo, seppur con delle perdite, non si è vista. Si mantengono anche gli appuntamenti di tipo congressuale: ad esempio Fitur la fiera del turismo è a fine maggio e gli spagnoli ci tengono a dire che si terrà comunque. C’è una grande forza nel portare avanti il messaggio non solo della trasversalità di questo settore, ma soprattutto che se non si aiutano le imprese in questo momento, il tasso di mortalità sarà talmente violento che sarà troppo difficile recuperare”.
Ma c’è anche la Grecia, altro competitor dell’Italia da prendere come esempio: “Ha fatto e sta facendo passi da gigante. Già quest’estate aveva lavorato con un sistema di intelligenza artificiale per fare un sistema di tracciamento sia dei residenti sia dei turisti (sottoposti a tampone) e ora lo sta utilizzando per fare entrare tutti quelli che sono già vaccinati (il primo con cui hanno stretto accordi è Israele che ha la percentuale più alta di vaccinati). Dobbiamo trovare modi per incentivare la ripartenza e uno di questi è lo scambio di informazioni: se qualcuno è vaccinato o negativo tutti lo devono sapere perché si possa muovere. A questo proposito l’Unwto ha anche alzato il tiro dell’interlocuzione europea, alle nostre riunioni è sempre presente il vicepresidente della commissione europea Margaritis Schinas. Come dice il nostro segretario generale Zurab Pololikashvili con tutti i controlli che si fanno adesso viaggiare, specialmente per via aerea, è uno dei modi più sicuri. La metropolitana per assurdo è molto meno controllata”.
Infine nei pensieri della Priante non può mancare l’Italia, vista anche la sua esperienza come capo ufficio delle relazioni internazionali del ministero diretto da Gian Marco Centinaio e anche nella task force che si occupò del passaggio del turismo dalla Cultura all’Agricoltura. “L’Italia, in cui l’Unwto crede molto anche facendo partire da Roma l’operazione di Restart Tourism dopo la prima ondata della pandemia, non deve perdere l’occasione di stare alla pari dei suoi colleghi europei. Quello che sta facendo ora il governo Draghi è un passo molto coraggioso a cui si era già pensato nel 2018. Ora il ministro Massimo Garavaglia si trova davanti un altro momento di transizione, che sarà molto complesso, quello che sarà importante in questa fase sarà destinare una parte adeguata del Recovery Fund al turismo che a questa punto si stacca dalla Cultura”. Ma quello che è essenziale e che la Priante augura a Garavaglia è la collaborazione e l’unità di tutti gli operatori: “Tutto il mondo del turismo deve aiutare Garavaglia e non solo chiedere e basta. Se tutti stanno solo a domandare la loro parte e a rivendicare i loro piccoli interessi, non ne usciremo mai. Il ministero del Turismo ora non esiste e va costruito, in questo momento alla direzione generale Turismo ci sono 15 persone”.
Fonte = TRAVEL NO STOP 16/02/21