Pnrr, iter più veloce per i fondi La spinta alle fonti rinnovabili
Turismo , via alle richieste per il fondo rotativo. Fmi e Ue a Roma, Barbieri debutta al Tesoro Enrico Marro
Rafforzamento della capacità amministrativa degli enti locali, anche con la proroga delle semplificazioni delle procedure di assunzione di personale e l'aumento degli incarichi a termine previsti per dare impulso alla realizzazione del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Semplificazioni «in materia di affidamento dei contratti pubblici». Accelerazione delle procedure autorizzative nella Conferenza Stato-Regioni, comprese quelle riguardanti la Via, valutazione di impatto ambientale, con la possibilità, in alcuni casi, dell'intervento sostitutivo del consiglio dei ministri. Dimezzamento dei tempi del contenzioso amministrativo. Un pacchetto di «disposizioni urgenti» per l'installazione di impianti di energia elettrica da fonti rinnovabili (solare, eolico) e per lo sviluppo dell'idrogeno verde. Sono i principali contenuti della bozza di decreto legge per dare una spinta al Pnrr, così da continuare a centrare gli obiettivi previsti di anno in anno (fino al 2026) e ottenere dalla commissione Ue le previste tranche di finanziamenti. Per ora il decreto si compone di 72 articoli, ma al ministero degli Affari europei guidato da Raffaele Fitto, che ha anche il compito di coordinare il Pnrr, avvertono che il lavoro «è all'inzio e il decreto arriverà in consiglio dei ministri non prima di una ventina di giorni». Nel frattempo proseguiranno il confronto con gli enti locali e con Bruxelles, per la messa a punto del provvedimento. Che appare indispensabile ora che gli obiettivi da centrare sono sempre meno di tipo normativo e sempre più riferiti alla realizzazione degli interventi. Il fatto che nei primi due anni del Piano il governo, pur avendo centrato i target assegnati, abbia speso molto meno del previsto non è un buon segnale. L'attuazione del Pnrr sarà anche uno dei temi che verranno toccati negli incontri di questi giorni delle missioni in Italia della commissione europea e del Fondo monetario, che saranno anche l'occsione per il debutto del nuovo direttore generale del Tesoro, Riccardo Barbieri. La bozza del dl Pnrr punta a potenziare le strutture preposte all'attuazione del Piano e a semplificare le procedure. Particolare attenzione è dedicata allo sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili. Si prevede un procedimento unico della durata massima di 150 giorni e il dimezzamento dei termini processuali relativi a cause su progetti del Pnrr, indicando nel Tar del Lazio l'unica sede competente e aggiungendo che le pronunce del tribunale amministrativo dovranno tener conto del rispetto dei tempi di attuazione delle opere previsti dal Piano. La distanza per l'installazione degli impianti eolici rispetto a beni tutelati scende a 3 metri, prevede la bozza. Semplificazioni sono proposte anche per gli impianti off-shore di produzione e stoccaggio di energia da fonti rinnovabili. Ieri, intanto, la ministra del Turismo, Daniela Santanché, ha annunciato la partenza, dal 30 gennaio, della piattaforma per le richieste relative al Fondo rotativo dal 1,4 miliardi per le imprese del settore.
Fonte = CORRIERE DELLA SERA 26/01/23
Rafforzamento della capacità amministrativa degli enti locali, anche con la proroga delle semplificazioni delle procedure di assunzione di personale e l'aumento degli incarichi a termine previsti per dare impulso alla realizzazione del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Semplificazioni «in materia di affidamento dei contratti pubblici». Accelerazione delle procedure autorizzative nella Conferenza Stato-Regioni, comprese quelle riguardanti la Via, valutazione di impatto ambientale, con la possibilità, in alcuni casi, dell'intervento sostitutivo del consiglio dei ministri. Dimezzamento dei tempi del contenzioso amministrativo. Un pacchetto di «disposizioni urgenti» per l'installazione di impianti di energia elettrica da fonti rinnovabili (solare, eolico) e per lo sviluppo dell'idrogeno verde. Sono i principali contenuti della bozza di decreto legge per dare una spinta al Pnrr, così da continuare a centrare gli obiettivi previsti di anno in anno (fino al 2026) e ottenere dalla commissione Ue le previste tranche di finanziamenti. Per ora il decreto si compone di 72 articoli, ma al ministero degli Affari europei guidato da Raffaele Fitto, che ha anche il compito di coordinare il Pnrr, avvertono che il lavoro «è all'inzio e il decreto arriverà in consiglio dei ministri non prima di una ventina di giorni». Nel frattempo proseguiranno il confronto con gli enti locali e con Bruxelles, per la messa a punto del provvedimento. Che appare indispensabile ora che gli obiettivi da centrare sono sempre meno di tipo normativo e sempre più riferiti alla realizzazione degli interventi. Il fatto che nei primi due anni del Piano il governo, pur avendo centrato i target assegnati, abbia speso molto meno del previsto non è un buon segnale. L'attuazione del Pnrr sarà anche uno dei temi che verranno toccati negli incontri di questi giorni delle missioni in Italia della commissione europea e del Fondo monetario, che saranno anche l'occsione per il debutto del nuovo direttore generale del Tesoro, Riccardo Barbieri. La bozza del dl Pnrr punta a potenziare le strutture preposte all'attuazione del Piano e a semplificare le procedure. Particolare attenzione è dedicata allo sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili. Si prevede un procedimento unico della durata massima di 150 giorni e il dimezzamento dei termini processuali relativi a cause su progetti del Pnrr, indicando nel Tar del Lazio l'unica sede competente e aggiungendo che le pronunce del tribunale amministrativo dovranno tener conto del rispetto dei tempi di attuazione delle opere previsti dal Piano. La distanza per l'installazione degli impianti eolici rispetto a beni tutelati scende a 3 metri, prevede la bozza. Semplificazioni sono proposte anche per gli impianti off-shore di produzione e stoccaggio di energia da fonti rinnovabili. Ieri, intanto, la ministra del Turismo, Daniela Santanché, ha annunciato la partenza, dal 30 gennaio, della piattaforma per le richieste relative al Fondo rotativo dal 1,4 miliardi per le imprese del settore.
Fonte = CORRIERE DELLA SERA 26/01/23