Pil a crescita variabile: boom del turismo , l'industria arretra
L'economia italiana cresce ma a velocità diverse: il turismo è su livelli record, bene i servizi e l'export netto. Male invece l'industria, con produzione e consumi di beni che si sono contratti. A pesare sono i problemi nei trasporti mondiali di merci, l'energia ancora cara, i tassi ai massimi. È ciò che emerge dall'analisi Congiuntura Flash diffusa dal Centro studi di Confindustria. Continuano a crescere gli occupati, ma il rialzo delle ore di Cig segnala qualche frenata.
L'economia italiana cresce, il pil è salito nel primo trimestre di +0,3%, ma a velocità diverse: è positivo il turismo, su livelli record, bene i servizi, in moderata crescita, e l'export netto. Male invece l'industria, con produzione e consumi di beni che si sono contratti.A pesare sonoi problemi nei trasporti mondiali di merci, l'energia ancora cara, i tassi ai massimi. È ciò che emerge dall'analisi Congiuntura Flash diffusa dal Centro studi di Confindustria. Una riflessione riguarda tassi e inflazione: Fed e Bce hanno tenuto i tassi fermi ad aprilemaggio, 5,50% e 4,50%, l'attesa dei mercatiè di un primo taglio in Europa a giugno-luglio. L'inflazione in Italia è rimasta bassa in aprile, +0,8%, ma nell'Eurozona la discesa si è fermata, +2,4%, con la core alta, 2,7% rispetto alla soglia del 2 per cento. Quindi l'inflazione Ue tiene i tassi alti. Per quanto riguarda il petrolio il prezzo a maggio è stato di 83 dollari al barile, ma su un livello elevato, mentre il gas sta lentamente rincarando, 30euro/ mwh a maggio, da 26 a febbraio, su valori più che doppi rispetto al 2019. Per quanto riguarda il credito, il calo dei prestiti per le imprese si è arrestato, ma non aiuta consumie investimenti. A marzo c'è una frenata dei consumi, come indicano le vendite al dettaglio (-0,1% nel mese e -0,4% nel primo trimestre). I servizi crescono meno. Il turismo straniero a gennaio-febbraio è cresciuto del 20% in termini di spesa corrente sul 2023. A marzo l'indice RTT nei servizi segna un calo, -3,2%, ma il primo trimestre si è chiuso con un +2,3% in aprile. L'industria invece va ancora giù: a marzo c'è stata una ulteriore flessione dell'indice Rtt, la produzione è stata -0,5%a marzo, -1,3% nel primo trimestre. Per aprile tutti gli indicatori sono negativi: bassa la fiducia, lieve peggioramento delle attese. L'export netto alza invece il pil: nel primo trimestre del 2024 c'è stato un forte calo dell'import, -2,8% in volume, più di quello dell'export, -0,8 per cento. Ciò dà un contributo positivo al pile aumenta il saldo commerciale, +12,8 miliardi di euro. Per quanto riguarda il lavoro nel primo trimestre continuanoa crescere gli occupati, +0,2%, risultato di 133mila dipendenti a tempo indeterminato, (+0,8%), -72mila temporanei, (-2,5%), e autonomi pressoché stabili. Ma il rialzo delle ore di cig autorizzate (+8,6% sul primo trimestre 2023) segnala qualche frenata. Le retribuzioni contrattuali nel privato accelerano, +4,7% nell'industria nel primo trimestre 2024, +2,3% nei servizi, rispetto al +0,9% di inflazione. Allargando il raggio, il pil dell'Eurozona nel primo trimestre 2024è tornatoa crescere, +0,3% dopo due trimestri di lieve calo. La novitàè il parziale recupero della Germania. Gli Usa sono in frenata, il pil nel primo trimestre ha rallentato, +0,4% da +0,8, la crescita già acquisita nel 2024 è già +1,8 per cento. Va bene la Cina con il primo trimestre sopra le attese, +5,3% il pil tendenziale. Il Centro studi di Confindustria ha dedicato un approfondimento ai trasporti via mare: da inizio dicembre 2023a inizio maggio 2024i transiti nel Mar Rosso sono caduti del 61,5%, mentre quelli intorno all'Africa sono saliti del 91,5 per cento. Sono balzatii costi di shipping tra Asia e Europa. I costi di shipping globali si attestanoa maggio a livelli superiori del 128,6% rispetto a cinque mesi prima.I prezzi dei noli impattano sul prezzo dei beni importatie sulla competitività dei prodotti italiani: nel primo trimestre 2024 circa un terzo delle imprese manifatturiere ha subito ritardi nell'approvvigionamento di input o maggiori costi sul trasporto. Il Csc ha stimato l'effetto dell'aumento del costo del trasporto marittimo sui prezzi alla produzione dei vari settori. L'aumento ha effetti moderati, in media +0,9 per cento. Ma con consistenti differenze settoriali: chimica e metallurgia hanno +3,6 e +3,4, effetto compensato dalla spinta deflattiva proveniente dalla Cina su alcuni manufatti.
Fonte = IL SOLE 24 ORE 19/05/24
L'economia italiana cresce, il pil è salito nel primo trimestre di +0,3%, ma a velocità diverse: è positivo il turismo, su livelli record, bene i servizi, in moderata crescita, e l'export netto. Male invece l'industria, con produzione e consumi di beni che si sono contratti.A pesare sonoi problemi nei trasporti mondiali di merci, l'energia ancora cara, i tassi ai massimi. È ciò che emerge dall'analisi Congiuntura Flash diffusa dal Centro studi di Confindustria. Una riflessione riguarda tassi e inflazione: Fed e Bce hanno tenuto i tassi fermi ad aprilemaggio, 5,50% e 4,50%, l'attesa dei mercatiè di un primo taglio in Europa a giugno-luglio. L'inflazione in Italia è rimasta bassa in aprile, +0,8%, ma nell'Eurozona la discesa si è fermata, +2,4%, con la core alta, 2,7% rispetto alla soglia del 2 per cento. Quindi l'inflazione Ue tiene i tassi alti. Per quanto riguarda il petrolio il prezzo a maggio è stato di 83 dollari al barile, ma su un livello elevato, mentre il gas sta lentamente rincarando, 30euro/ mwh a maggio, da 26 a febbraio, su valori più che doppi rispetto al 2019. Per quanto riguarda il credito, il calo dei prestiti per le imprese si è arrestato, ma non aiuta consumie investimenti. A marzo c'è una frenata dei consumi, come indicano le vendite al dettaglio (-0,1% nel mese e -0,4% nel primo trimestre). I servizi crescono meno. Il turismo straniero a gennaio-febbraio è cresciuto del 20% in termini di spesa corrente sul 2023. A marzo l'indice RTT nei servizi segna un calo, -3,2%, ma il primo trimestre si è chiuso con un +2,3% in aprile. L'industria invece va ancora giù: a marzo c'è stata una ulteriore flessione dell'indice Rtt, la produzione è stata -0,5%a marzo, -1,3% nel primo trimestre. Per aprile tutti gli indicatori sono negativi: bassa la fiducia, lieve peggioramento delle attese. L'export netto alza invece il pil: nel primo trimestre del 2024 c'è stato un forte calo dell'import, -2,8% in volume, più di quello dell'export, -0,8 per cento. Ciò dà un contributo positivo al pile aumenta il saldo commerciale, +12,8 miliardi di euro. Per quanto riguarda il lavoro nel primo trimestre continuanoa crescere gli occupati, +0,2%, risultato di 133mila dipendenti a tempo indeterminato, (+0,8%), -72mila temporanei, (-2,5%), e autonomi pressoché stabili. Ma il rialzo delle ore di cig autorizzate (+8,6% sul primo trimestre 2023) segnala qualche frenata. Le retribuzioni contrattuali nel privato accelerano, +4,7% nell'industria nel primo trimestre 2024, +2,3% nei servizi, rispetto al +0,9% di inflazione. Allargando il raggio, il pil dell'Eurozona nel primo trimestre 2024è tornatoa crescere, +0,3% dopo due trimestri di lieve calo. La novitàè il parziale recupero della Germania. Gli Usa sono in frenata, il pil nel primo trimestre ha rallentato, +0,4% da +0,8, la crescita già acquisita nel 2024 è già +1,8 per cento. Va bene la Cina con il primo trimestre sopra le attese, +5,3% il pil tendenziale. Il Centro studi di Confindustria ha dedicato un approfondimento ai trasporti via mare: da inizio dicembre 2023a inizio maggio 2024i transiti nel Mar Rosso sono caduti del 61,5%, mentre quelli intorno all'Africa sono saliti del 91,5 per cento. Sono balzatii costi di shipping tra Asia e Europa. I costi di shipping globali si attestanoa maggio a livelli superiori del 128,6% rispetto a cinque mesi prima.I prezzi dei noli impattano sul prezzo dei beni importatie sulla competitività dei prodotti italiani: nel primo trimestre 2024 circa un terzo delle imprese manifatturiere ha subito ritardi nell'approvvigionamento di input o maggiori costi sul trasporto. Il Csc ha stimato l'effetto dell'aumento del costo del trasporto marittimo sui prezzi alla produzione dei vari settori. L'aumento ha effetti moderati, in media +0,9 per cento. Ma con consistenti differenze settoriali: chimica e metallurgia hanno +3,6 e +3,4, effetto compensato dalla spinta deflattiva proveniente dalla Cina su alcuni manufatti.
Fonte = IL SOLE 24 ORE 19/05/24