Piano Strategico per il turismo, al Mibact arriva Invitalia
Ci sarebbe aria di malcontento e il sospetto di un ritorno alle "consulenze d'oro" negli ambienti Mibact, stando alle indiscrezioni apparse su Il Fatto Quotidiano in merito ad una articolata convenzione che affiderebbe a Invitalia un budget di 1,5 milioni di euro per lo studio di indirizzi strategici per lo sviluppo del turismo in Italia.
Una sorta di cabina di regia "esterna"' al Mibact per gestire il Piano strategico del turismo? Il dubbio viene alimentato da un dettagliato resoconto su questa convenzione, firmata da Francesco Palumbo (direttore generale del turismo ndr) di cui – sempre secondo Il Fatto Quotidiano – nessuno al Mibact ne era a conoscenza.
L’accordo prevede un primo stanziamento di 1,5 milioni di euro, e assegna a Invitalia il compito di supportare “l’elaborazione degli indirizzi strategici e di programmazione delle politiche per lo sviluppo del settore turistico” e del “piano nazionale sul turismo”. Nella convenzione si parla, ad esempio, di “studio ed analisi della normativa nazionale e comunitaria e delle politiche turistiche nazionali”, di “definizione di strategie volte al rilancio della competitività dell’Italia e della promozione del made in Italy”, di "analisi di scenario delle dinamiche del turismo internazionale e identificazione del posizionamento competitivo dell’Italia”.
Il malcontento all'interno del Mibact è stato palesato da una nota del sindacato Confsal-Unsa, apparsa sul suo sito web (www.unsabeniculturali.it) dove viene specificato che “la Direzione Generale Turismo affida all’Agenzia Invitalia (…) un servizio di supporto operativo, in ambito tecnico-amministrativo e gestionale, per la qualificazione delle attività e degli atti previsti dalle funzioni e dai compiti in materia di turismo previsti dall’art 19 del Dpcm 29 agosto 2014, n. 171″.
Il riferimento normativo è al decreto ministeriale che ha declinato le esatte funzioni della direzione generale del Turismo, creata appena 18 mesi fa. E che ora rischierebbe dunque il suo prematuro smantellamento. La lettera firmata dal segreterio nazionale Unsa, Giuseppe Urbino, a nome del coordinamento nazionale si conclude ricordando che “l'introduzione di personale esterno (Invitalia...) che di fatto si sovrappone alle esistenti professionalità, comporta crescente malessere e frustrazione tra il personale. Si chiede che il coordinamento nazionale venga portato a conoscenza delle varie fasi di riorganizzazione a seguito della convenzione e dei futuri assetti". - di A.L - Fonte: L'AgenziaDiViaggi.it