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Piano nazionale in arrivo entro settembre

Piano nazionale in arrivo entro settembre

04 Aprile 2016

Finestra più ampia in relazione al referendum costituzionale. Non sarà fisso, ma “cambierà in base alle esigenze del mondo del turismo e della richiesta”. E' emerso durante il Forum di Sorrento

“Sarà pronto tra giugno e settembre il piano nazionale del turismo”. Non si sbilancia su luglio, ultima data di cui si è parlato, Dorina Bianchi, sottosegretario di Stato Mibact, interpellata a margine del "Forum Internazionale Turismo e Cultura” tenutosi questo weekend a Sorrento, ma tiene aperta una finestra più ampia, “in relazione al fatto che abbiamo la riforma costituzionale su cui il Governo punta moltissimo”.

Quanto ai tempi di quest’ultima, “in autunno andremo al referendum e spero che passi la modifica (del titolo V, ndr), poiché ritengo che il settore abbia la necessità di tornare a un livello nazionale”.

Il piano Gnudi è “stato riconvertito, ne abbiamo fatto una base di lavoro” per il nuovo. Un piano che non sarà fisso, ma “cambierà in base alle esigenze del mondo del turismo e della richiesta”.

Quali obiettivi con l’appuntamento clou di Pietrarsa, in calendario dal 7 e al 9 aprile e nel quale si raccoglierà la materia per il piano? “Rilanciare la vocazione naturale del nostro Paese, l’accoglienza, e far ripartire la domanda nazionale. Abbiamo l’esigenza di valorizzare un turismo sostenibile che dia valore all’offerta culturale e sviluppi socialmente i territori fuori dai classici circuiti di Roma, Firenze, Venezia.

L’80% del turismo oggi si concentra nel Nord Italia e solo il 12% nel Sud: questo ci fa capire che potenziale di crescita abbiamo nel Meridione e non solo perché c’è il mare, ma poiché vi si trovano i parchi archeologici, i cammini, una storia millenaria, l’agroalimentare. Pomodoro, pasta e pizza sono prodotti per cui siamo conosciuti in tutto il mondo e sono a Sud”.

Per la prima volta il turismo è stato messo insieme alla cultura, sottolinea ancora il sottosegretario, e l’Italia “deve essere decisa e forte nel sostenere questo binomio, per farlo diventare motore di sviluppo sociale ed economico”. Le risorse a ciò destinate, ci tiene a precisare Bianchi, sono aumentate del 27% e il Pon cultura per le regioni del Sud quest’anno è di 500 mln di euro”. Il problema, come ha ricordato Bianchi anche durante il convegno tenutosi nel weekend e che approfondiremo ulteriormente, è “che questi fondi noi li mandiamo indietro”.

E a proposito di destagionalizzazione e delocalizzazione, il sottosegretario ha evidenziato: “Il nostro Paese ha tutte le caratteristiche per metterle in pratica. Siamo un museo diffuso, con un’offerta turistica varia. Dobbiamo valorizzare le piccole realtà e migliorare le condizioni di quelle più grandi come le città d’arte”. Enit? “E’ una struttura importantissima”. Lo testimoniano, secondo Bianchi, i “dieci milioni di euro destinati alla promozione”.

Quanto a trasporti e permanenza, nodi su cui ancora arranchiamo, il sottosegretario risponde: “Abbiamo l’esigenza di allungare i tempi di permanenza e stiamo lavorando sui percorsi alternativi, per i quali abbiamo messo molte risorse in Finanziaria, come ciclabili, cammini, treni storici”, o mettendo in contatto “per esempio mete come Sorrento e Pompei”.

A tutto ciò fa da sfondo il digitale, “altro capitolo importante che stiamo cercando di valorizzare e tramite il quale è più facile informare il turista”. Sui trasporti ci sono grandi potenzialità secondo Bianchi: “Il car sharing regionale in aeroporto potrebbe essere un modo per facilitare l’accesso da parte del singolo a borghi e città”. di n.s - Fonte: Guidaviaggi.it