Piano aeroporti: 38 scali di interesse nazionale. Torino strategico, con riserva.
ify;">Sono 38 gli scali considerati di interesse nazionale , di cui 12 con particolare rilevanza strategica e tre classificati come gate intercontinentali . Questi ultimi sono Roma Fiumicino, Milano Malpensa e il Marco Polo di Venezia, in considerazione della loro capacità di rispondere alla domanda di ampi bacini di traffico e ad un elevato grado di connettività con le destinazioni europee ed internazionali .
Il dpr considera di rilevanza strategica gli scali che, per caratteristiche legate alla capacità di traffico e per la posizione territoriale, risultano più importanti degli altri in relazione alla divisione della Penisola in 12 macroaree. Si tratta di Malpensa, Venezia, Bologna, Pisa-Firenze (che vi rientrano solo a condizione di realizzare una gestione unica), Roma Fiumicino, Napoli, Bari, Lamezia Terme, Catania, Palermo, Cagliari e Torino. L aeroporto di Caselle rientrerà però in questa categoria, che assicurerà più introiti grazie a maggiori investimenti pubblici, solo in caso di realizzazione dell alta velocità tra Torino e Milano e tra lo scalo di Caselle e quello di Malpensa. I rimanenti 26, classificati di interesse nazionale , sono invece: Milano Linate, Bergamo, Genova, Brescia, Cuneo, Verona, Treviso, Trieste, Rimini, Parma, Ancona, Roma Ciampino, Perugia, Pescara, Salerno, Brindisi, Taranto, Reggio Calabria, Comiso, Pantelleria, Lampedusa, Olbia e Alghero.
Per rientrare tra quelli di interesse nazionale, gli aeroporti devono esercitare un ruolo ben definito in relazione al traffico a cui fanno riferimento, con una specializzazione dello scalo e una riconoscibile vocazione dello stesso, funzionale al sistema aeroportuale di bacino da incentivare . Un altra condizione necessaria prevista dal dpr è la dimostrazione, tramite un piano industriale ed economico-finanziario, del raggiungimento di un equilibrio economico anche tendenziale e di adeguati indici di solvibilità patrimoniale, almeno su un triennio . Esenti da queste ultime condizioni saranno gli scali che garantiscono continuità territoriale di regioni periferiche e aree in via di sviluppo particolarmente disagiate, qualora non sussistano altre modalità di trasporto . - Fonte: Travelquotidiano.com