Più tasse sui biglietti aerei: l'Italia è la più 'cara' in Europa
L'innalzamento a quota 9 euro dell'ammontare dell'addizionale comunale sui diritti d’imbarco dei passeggeri sugli aerei (per gli scali romani di Fiumicino e Ciampino è di 10 euro), fa lievitare la pressione delle gabelle sul singolo biglietto aereo per i voli in partenza dall'Italia. A conti fatti, si tratta di un aumento complessivo di oltre 385 milioni di euro.
Questo rincaro, sempre secondo le associazioni dei consumatori, inciderà in particolare sul costo dei biglietti low cost, raggiungendo percentuali anche del 10% (che variano, ovviamente, a seconda dell'importo del biglietto). Dopo i conti correnti e le assicurazioni auto più care d'Europa, sostiene l'Adusbef, questo è per l'Italia un nuovo primato negativo.
La Iata (organizzazione che riunisce oltre 270 compagnie aeree nel mondo) rileva che nel 2016 ci sarà, in tutto il mondo, un calo del costo dei biglietti aerei (-61% dal 1995): in questo contesto l'Italia sarà l’unico Paese dove il prezzo dei ticket rischia di aumentare a causa dell'aumento fiscale e dell'insufficiente adeguamento al ribasso del costo dei carburanti.
«È intollerabile – hanno commentato Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, rispettivamente presidenti di Federconsumatori e Adusbef – che per un biglietto di tratta interna come la Milano-Roma, il 67,7% del costo sia riconducibile alle tasse. Per questo chiediamo al governo una svolta che ristabilisca equità nella tassazione e dia impulso a un settore chiave della nostra economia che ha bisogno di essere sostenuto e incoraggiato, non certo attraverso nuovi aumenti. Per contrastare questo ennesimo rincaro, abbiamo dato mandato alla nostra Consulta Giuridica di studiare ricorsi e interventi di carattere legale per annullarne l'applicazione». - Fonte: L'Agenzia di Viaggi sito web