Phocuswright: "Per agenzie e t.o. sempre più impegnativo competere"
"Non ci sono dubbi che il ruolo tradizionale dell’agente di viaggi e quello del tour operator verranno preservati anche in futuro e che rappresentano un canale distributivo chiave in Europa, in particolare in mercati come Italia e Spagna”. A parlare è David Juman, Phocuswright director, research and editorial, il quale, subito dopo, aggiunge un ma: “Sta diventando sempre più impegnativo per loro competere, visto che piattaforme online create dai fornitori e potenti intermediari del calibro di Booking.com e Expedia diventano sempre più sofisticate. Questo in un panorama generale in cui i consumatori trovano sempre più comodo ricercare e acquistare prodotti di viaggio attraverso i loro smartphone”.
La riflessione del manager parte da un’analisi. “Il 2016 – anticipa l’analisi di Phocuswright – è stato l’ultimo anno in cui le transazioni offline sono state più numerose di quelle online, con uno share del 51% per le prenotazioni travel in Europa”. Nonostante l’importanza continua e riconosciuta delle agenzie di viaggi tradizionali in diversi mercati europei, “i viaggiatori stanno usando i canali online – attraverso i device mobili – in modo sempre più spinto e il market share dell’offline è, di conseguenza, destinato a retrocedere nei prossimi anni”.
Secondo il report, entro il 2020, lo share offline delle prenotazioni travel scivolerà al 42%, mentre sia le Ota che i fornitori online guadagneranno quote di mercato. In vista di un balzo per il booking online diretto, i fornitori di tutti i segmenti stanno intensificando gli sforzi per attrarre i consumatori in modo diretto, attraverso l’utilizzo di programmi fedeltà, robuste offerte via mobile, promozioni e altri incentivi. La premessa, comunque, è che ogni mercato ha una storia a sé e gli approfondimenti andranno visti in modo individuale, calando l’analisi nel singolo mercato di riferimento. l.d. - Fonte: Guidaviaggi.it