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Per il mercato italiano delle crociere si prevede un 2016 da record

Per il mercato italiano delle crociere si prevede un 2016 da record

Per il 2016 è atteso un nuovo record del traffico crocieristico nei porti italiani, con 11,7 milioni di passeggeri (+6,2% sulle stime 2015) e oltre 5.100 toccate (+5,5%). E per la prima volta cinque scali nello stesso anno supereranno la soglia di 1 milione di passeggeri (Civitavecchia, Venezia, Napoli, Genova e Savona).

Sono solo alcune delle previsioni della nuova edizione di Italian Cruise Watch, il rapporto sull'industria crocieristica nazionale curato da Risposte Turismo e presentato in occasione della quinta edizione dell'Italian Cruise Day. Con riferimento all'analisi di itinerari e scali scelti dalle compagnie, a fine 2015 Civitavecchia sarà il porto individuato come destinazione dal maggior numero di operatori che fanno scalo in Italia (circa due terzi), seguito da Venezia e da Livorno.

La compagnia che invece nel 2015 ha fatto scalo nel maggior numero di porti (20) è stata Costa Crociere, seguita da Ponant e Thomson Cruises (19), Oceania Cruises (17) e Seadream Yacht Club (16). Quanto a stime 2015 e previsioni 2016 sul fatturato Italia degli agenti di viaggio generato dalle sole crociere, l'Italian Cruise Watch è di nuovo ottimista. Circa il 76% degli intervistati prevede a fine anno stabilità o aumento del giro di affari, percentuale che nelle previsioni 2016 sale di circa 8 punti, all'85%. Come nelle precedenti edizioni del report, anche quest'anno sono stati analizzati i principali fattori di scelta della clientela riferiti al prodotto crociera.

Per il campione di agenti di viaggio intervistati, al primo posto si posiziona la voce «sconti/promozioni/costo complessivo» (59,6%), seguito da «soddisfazione per crociere già effettuate in passato» (58,7%) e «novità delle destinazioni proposte (varietà dell'itinerario)» (36,7%).

Dall'Italian Cruise Day, infine, Francesco Galietti, direttore di Clia Italia (l'associazione internazionale delle compagnie di crociera), ha risposto al ministro per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, che per la questione grandi navi a Venezia ha proposto il dirottamento a Trieste. Galietti ha detto: «Venezia è insostituibile: il calo di navi da crociera che la città ha visto negli ultimi due anni a causa dello stallo regolatorio ha fatto sì che l'Adriatico perdesse più di 560 mila crocieristi e 113,5 milioni di euro di spesa diretta, di cui oltre 40 milioni nella sola Venezia. di Nicola Capuzzo - Fonte: Milano Finanza