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Per i diritti dei turisti resisteremo alle lobby?

Per i diritti dei turisti resisteremo alle lobby?

13 Febbraio 2014

Il risultato è oggi un deprimente -4,6% delle presenze turistiche, mentre tutti gli altri paesi europei registrano nel 2013 un incremento sull'anno precedente. Anche la tutela dei diritti di turisti e viaggiatori, componente essenziale della qualità dell'offerta turistica, ci vede passivamente al traino delle iniziative comunitarie, a partire dalla direttiva 1990/314 sui pacchetti turistici. Lo stesso regolamento Ue 261/2004 sul trasporto aereo, in materia di ritardo, cancellazione e negato imbarco è in gran parte disapplicato. Muro di gomma.

Questa è la strategia delle compagnie aeree verso i cittadini che inoltrano un reclamo, o che semplicemente chiedono di interloquire. Volo cancellato? Ore di ritardo? Imbarco negato al ritorno? Supplemento bagagli per restrizioni non comunicate? Bagagli smarriti? Richiesta di rimborsi e indennizzi? Silenzio assoluto. Nessuna risposta, o, al massimo, risposte standard di rigetto di ogni reclamo o richiesta.

A tentare di scalfire questa ottusa protervia, interviene ora una proposta approvata nei giorni scorsi dal Parlamento europeo. Norme più stringenti sul dovere di informazione, con obbligo di personale dedicato in aeroporto; meccanismi di garanzia (fondi o polizze assicurative) in caso di fallimento o insolvenza della compagnia aerea; regole uniformi sulle restrizioni al bagaglio, con obbligo di informazione preventiva; elenco tassativo dei casi di forza maggiore per ritardi e cancellazioni; procedure assistite per reclami e rimborsi; principio del silenzio-accoglimento; maggiori poteri istruttori e sanzionatori in capo alle Autorità nazionali (Enac).

Queste le novità più significative. Si tratta però, al momento, di una proposta del Parlamento Ue, al vaglio del Consiglio, composto dai rappresentanti dei governi nazionali. L'auspicio è che il nostro governo, stimolato anche dalle recenti procedure di infrazione notificate all'Italia proprio in riferimento al settore turistico, si faccia parte attiva nell'approvazione della nuova direttiva, resistendo alle prevedibili pressioni contrarie delle compagnie aeree, nell'interesse dei cittadini e del settore turistico complessivamente inteso. - Fonte: Il Salvagente (di Roberto Barbieri)