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Patto Italia-Usa, uniti per Expo 2015

Patto Italia-Usa, uniti per Expo 2015

La ripresa è nell aria

La buona notizia arriva dai padiglioni del McCormick Place di Chicago, il convention center che nei giorni scorsi ha ospitato il 46° IPW-International Pow Wow. La ripresa è nell aria, l asse turistico tra Italia e Stati Uniti recupera vigore. Ne è convinta Olga Mazzoni, presidente dell associazione Visit Usa Italy. «Da parte dei player statunitensi c è un approccio possibilista nei confronti del nostro mercato», giura. Sull altro fronte, quello degli operatori italiani specializzati, «c è la volontà di esplorare nuove frontiere: aree come il Midwest, finora secondarie rispetto ai soliti New York e Miami».

L America è questo e molto altro: è l Alaska della baia dei ghiacci; è la comunità di Lafayette, dove vivono i cajun, discendenti dei canadesi francofoni deportati in Louisiana; è il sogno di volare nello spazio da Cape Canaveral o, accontentarsi (se così si può dire) delle simulazioni galattiche al Kennedy Space Center. «Dopo due, tre o quattro viaggi negli Usa, i repeater hanno bisogno di altro. E la chiave per competere bene è specializzarsi», continua Mazzoni.

Solo così l Italia potrà recuperare il suo posto tra i primi 10, dopo essere stata superata addirittura dall India, cresciuta del 19% in termini di arrivi. Nelle prime tre posizioni ci sono Canada, Messico e Gran Bretagna, seguite da Giappone, Brasile, Germania, Cina, Francia, Corea del Sud e Australia. I mercati più dinamici? Senza dubbio i Brics, con i cinesi in avanti del 23% e i brasiliani in progresso del 15%.

Per l Italia l occasione dell Expo

Per l Italia l occasione d oro è l Expo 2015 di Milano, dove Brand Usa promette di avere un ruolo di primo piano. Il 10% del padiglione statunitense sarà riservato al turismo: «Un presidio fisso  anticipa Mazzoni  in cui nell arco di 26 settimane si alterneranno, a rotazione, eventi e manifestazioni sostenuti dagli sponsor». Intanto, è partita la raccolta fondi per l Esposizione: gli Stati Uniti prevedono di stanziare 45 milioni di dollari, di cui 5 milioni da Stati, destinazioni e partner; il resto dai privati.

Tra le ipotesi c è anche l installazione di un terminal, sempre all interno del Padiglione Usa, dove i visitatori potranno prenotare direttamente viaggi negli Stati Uniti. In questo contesto si fa sempre più stretta la collaborazione tra Visit Usa Italy e Brand Usa, pronti a organizzare in team attività di marketing e comunicazione rivolte al trade e al consumer. «Ormai non si può prescindere dal B2C, i desideri di viaggio partono dalla testa dei viaggiatori», conclude Mazzoni. - Fonte: L'Agenzia di Viaggi sito web (di Roberta Rianna)