Pangaea, enogastronomia decisiva nella scelta del viaggio
Tra gli italiani è diffusa l opinione che il settore sia cresciuto poco. In generale, comunque, il turismo enogastronomico rappresenta oggi più del 10% delle vendite di pacchetti ad hoc. La ricerca Pangaea evidenzia che il 26% delle vendite di proposte enogastronomiche avviene attraverso le agenzie di viaggi, mentre internet è un opzione scelta solo dal 22% dei viaggiatori. Di recente, poi, si è andata consolidando la tendenza ad acquistare package enogastronomici combinati con altre motivazioni di viaggio, quali ad esempio il benessere (17% di share nelle vendite) e lo shopping (11%).
La ricerca ha inoltre rilevato quali sono i fattori chiave che rendono appetibile un pacchetto di turismo enogastronomico: innanzitutto le visite a cantine, mercati e fabbriche dei produttori locali (29%), poi la possibilità di acquisto di prodotti locali (26%) e, ancora, eventi a tema enogastronomico (20%); in crescita i laboratori di cucina (13%), dove i viaggiatori vengono coinvolti nell elaborazione di piatti tipici o addirittura nella preparazione del vino. La durata preferita per questo tipo di soggiorni enogastronomici da parte dei cosiddetti food traveler è di 2/3 giorni, mentre il 23% indica una settimana di permanenza e soltanto l 8% indica una sola giornata.
Coppie e gruppi di amici sono le componenti più frequenti, mentre l età media oscilla tra i 35 e i 55 anni. Sorprendente, infine, la risposta fornita dagli operatori europei in merito all eventualità di combinare pacchetti enogastronomici con la visita all Expo 2015 di Milano: il 41% degli intervistati ha infatti risposto che non proporrà questo mix. Dagli operatori italiani è giunta invece una risposta diversa: quasi il 60% ha dichiarato che promuoverà l Esposizione universale anche attraverso package realizzati ad hoc e combinati con varie tipologie di turismo. - Fonte: Il Giornale del Turismo sito web