Palmucci: "Enit non sia più un carrozzone"
Il presidente in pectore disegna la "sua" agenzia del turismo: no alle sovrapposizioni con le regioni, per l'ente un ruolo di braccio operativo all'interno di una strategia nazionale
Un’Enit che non sia più un “carrozzone”, ma un “fiore all’occhiello per il ministero e per il paese”, e che porti avanti “una strategia condivisa con le regioni, tenendo conto che non ci devono essere sovrapposizioni né un’attività svolta senza un coordinamento”. E’ questo il futuro prossimo dell’agenzia nazionale del turismo secondo il presidente in pectore Giorgio Palmucci, audito ieri dalle commissioni Attività produttive della Camera e Industria, commercio, turismo del Senato.
“Credo – ha spiegato Palmucci - che il nostro paese debba far conoscere di più all’estero le sue potenzialità turistiche, e credo che sia necessario portare avanti delle strategie di medio lungo termine con le regioni. Il turismo è infatti il settore che può aiutare la crescita del Pil nel nostro paese”.
Quanto alle precedenti gestioni dell’agenzia, “nel passato sono stato molto critico nei confronti di un ‘carrozzone’”, ad esempio quando “il precedente governo ha presentato il Piano strategico del turismo, Enit ha presentato il suo piano prima del Piano strategico, e questo lo ritengo illogico. L’Enit deve essere il braccio operativo all’interno di una strategia, non può uscire un piano triennale dell’ente senza sapere quali sono gli obiettivi definiti dal ministero e dal parlamento”.
FONTE = GUIDA VIAGGI