Palmucci, Enit: “La piena ripresa arriverà nel 2023”
"Il pass vaccinale darà un sicuro impulso ai viaggi quest’estate, ma per l’Italia riusciremo a tornare ai risultati del 2019 non prima del 2023". Giorgio Palmucci, presidente dell’Enit, guarda con favore all’idea presentata ieri dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen: un documento digitale che i cittadini europei potranno presentare come prova di essersi sottoposti a vaccinazione, oppure essere risultati negativi a un test o ancora essere guariti dopo aver sviluppato gli anticorpi.
“Con l’accelerazione della campagna vaccinale in tutta Europa – spiega a Radio24 - si potranno riaprire le frontiere dando una garanzia di sicurezza in più rispetto allo scorso anno”.
I tempi della ripresa
Tuttavia il 2021 per l’Italia non vedrà se non in parte il ritorno dei turisti internazionali: “Il turismo straniero nel 2020 ha subito un calo di oltre il 70%, considerando oltretutto che la pandemia è iniziata a marzo e i primi due mesi dell’anno si erano chiusi con ottimi risultati sul fronte dell’incoming; i turisti italiani sono invece scesi del 50%".
"Nel 2021 - continua - ci sarà un minor calo sul 2019 per il turismo domestico, ma quello internazionale sarà ancora inferiore di circa 45 punti percentuali rispetto al 2019. Si potrà ritornare ai risultati del 2019 non prima del 2023”.
La variabile sicurezza
La proroga del bonus vacanze, aggiunge, potrà essere un supporto alla voglia di viaggiare degli italiani, ma non basterà: “Occorrerà continuare a puntare sull’aspetto sicurezza, dal momento che è quest’ultima oggi la variabile fondamentale per la scelta di una destinazione. Su questo l’Italia ha lavorato bene anche lo scorso anno: a fine estate, infatti, abbiamo fatto un sondaggio su oltre 4mila turisti italiani ed europei e l’85% ha risposto di considerare il nostro Paese una meta sicura, sia per le misure prese dal Governo, sia per quelle adottate dagli oepratori turistici. È questo il fronte su cui dobbiamo continuare a lavorare”.
Fonte = TTG ITALIA 18/03/21
“Con l’accelerazione della campagna vaccinale in tutta Europa – spiega a Radio24 - si potranno riaprire le frontiere dando una garanzia di sicurezza in più rispetto allo scorso anno”.
I tempi della ripresa
Tuttavia il 2021 per l’Italia non vedrà se non in parte il ritorno dei turisti internazionali: “Il turismo straniero nel 2020 ha subito un calo di oltre il 70%, considerando oltretutto che la pandemia è iniziata a marzo e i primi due mesi dell’anno si erano chiusi con ottimi risultati sul fronte dell’incoming; i turisti italiani sono invece scesi del 50%".
"Nel 2021 - continua - ci sarà un minor calo sul 2019 per il turismo domestico, ma quello internazionale sarà ancora inferiore di circa 45 punti percentuali rispetto al 2019. Si potrà ritornare ai risultati del 2019 non prima del 2023”.
La variabile sicurezza
La proroga del bonus vacanze, aggiunge, potrà essere un supporto alla voglia di viaggiare degli italiani, ma non basterà: “Occorrerà continuare a puntare sull’aspetto sicurezza, dal momento che è quest’ultima oggi la variabile fondamentale per la scelta di una destinazione. Su questo l’Italia ha lavorato bene anche lo scorso anno: a fine estate, infatti, abbiamo fatto un sondaggio su oltre 4mila turisti italiani ed europei e l’85% ha risposto di considerare il nostro Paese una meta sicura, sia per le misure prese dal Governo, sia per quelle adottate dagli oepratori turistici. È questo il fronte su cui dobbiamo continuare a lavorare”.
Fonte = TTG ITALIA 18/03/21