Pacchetti vacanze, consumatori europei bocciano riforma
La riforma, che tra i suoi punti prevede il limite del 10 per cento sui supplementi di prezzo ai pacchetti vacanze, una maggiore chiarezza sulle responsabilità, il rafforzamento dei diritti di annullamento e di trasferimento della vacanza ad altra persona, è stata giudicata inadeguata dalla Beuc, come ha sottolineato la direttrice generale Monique Goyens: "Invece di consolidare la protezione dei consumatori, questo voto porterà alla confusione e indebolirà le regole nazionali". Una riforma, dunque, che secondo la Beuc non solo non risolverà i problemi, ma anzi non permetterà ai cittadini " di distinguere facilmente se hanno acquistato un pacchetto vacanza o un insieme distinto di servizi che offre una minore protezione".
La necessaria riforma della direttiva UE del 1990 sui viaggi all inclusive, ha lasciato, dunque, l'amaro in bocca alla Beuc che ha contestato anche il mancato inserimento nella legislazione di nuovi modelli commerciali online, come i servizi supplementari offerti dalle compagnie aeree al momento dell'acquisto del biglietto. L'Organizzazione dei consumatori europei ha inoltre ricordato come "l'armonizzazione delle regole a livello europeo rischia di abrogare alcune leggi nazionali che al momento proteggono maggiormente i viaggiatori". - Fonte: Turismo & Attualità