Ota offuscate dai canali diretti dei fornitori
Nell’analisi del mercato on e offline, Phocuswright (Pwc) afferma che complessivamente le prenotazioni di viaggi in Europa saliranno (si esprime al futuro perché ancora non sono dati definitivi, ndr) del 2% nel 2018. “Le prenotazioni online stanno avanzando più velocemente del mercato generale e la maggior parte della loro crescita proviene dalle piattaforme mobile dei fornitori e delle Ota”, spiega la società di analisi.
I canali diretti dei fornitori mettono in ombra le Ota
I bookings delle agenzie di viaggio online (Ota) continuano a salire, raggiungendo i 47,9 miliardi (si veda nota metodologica), ma il loro ritmo rallenta. “Per i prossimi anni si prevede una crescita modesta, di circa la metà rispetto al canale diretto dei fornitori”, scrive Pwc in un estratto della ricerca. Cosa sta accadendo? E’ la distribuzione attraverso le Ota che sta diventando disomogenea. Inoltre, “mentre le prenotazioni desktop dovrebbero essere piatte per i prossimi anni – continua-, le prenotazioni mobile delle agenzie online sono destinate a salire alle stelle”. Entro il 2022, più di un terzo dei bookings sarà effettuato tramite siti web e app dei fornitori, che dunque si stanno bene attrezzando.
Se da un lato, questi intermediari sono stati fondamentali per la maturazione del mercato dei viaggi online nella regione, e i principali attori della categoria sono brand molto familiari tra i viaggiatori europei, il panorama si è ridotto al punto in cui, nella battaglia per le prenotazioni Ota, solo uno o due giocatori competono, rendendo estremamente difficile per le più piccole rimanere in gioco. Altrettanto importante, le Ota oggi sono in ombra rispetto al canale diretto del fornitore. E questo è dovuto all’implementazione di successo dello sviluppo e della promozione delle proprie piattaforme di prenotazione online.
Storicamente concentrate maggiormente sulla tecnologia che sui fornitori di viaggi, secondo Phocuswright “è fondamentale per loro mantenere questo focus per rimanere competitivi con le prenotazioni dirette online in alcuni segmenti”. E questo è particolarmente vero per quanto riguarda il canale mobile, considerata la prospettiva di crescita altissima.
Nel rapporto pubblicato pochi giorni fa, Pwc presenta i risultati sui mercati europei del tempo libero e dei viaggi d'affari non gestiti (unmanaged), con proiezioni dal 2016 al 2020. Inoltre, spiega i principali segmenti di viaggio e player europei, le dinamiche distributive, le sfide dei diversi mercati, Italia inclusa. Di cui vi scriveremo più avanti. p. ba.
Nota metodologica: Sul valore dei 47,9 miliardi, la società statunitense precisa che il dato è ottenuto dal valore delle transazioni totali dei fornitori via Ota, ma non comprende tutte le prenotazioni delle Ota, poiché le vendite nei mercati domestici di alcune forniture sono escluse (ad esempio, hotel in Medio Oriente) ed anche le compagnie aeree internazionali
Fonte = GUIDA VIAGGI 11/01/2019