Ora un piano strategico non soltanto promesse
Ora serve invece una svolta radicale visto che al centro del confronto politico nei prossimi tempi ci sarà la riforma del Titolo V della Costituzione e quindi si toccherà proprio il capitolo dei poteri delle Regioni in ambito turistico. Finora è mancato quel coordinamento nazionale delle iniziative e degli investimenti che, alla luce del fatto che ci si approssima all'Expo del 2015 a Milano, va assolutamente attuato. Così come va varato al più presto quel pacchetto di misure che è stato in questi mesi elaborato nell'ambito del confronto tra Governo e imprese e che, annunciato in più occasioni, finora non ha ancora trovato spazio.
Si abbia dunque finalmente il coraggio di agire, di ascoltare le richieste delle imprese e del mercato, di prendere provvedimenti per affrontare le difficoltà del comparto e per rilanciare la domanda interna e la competitività dell'offerta italiana in campo internazionale. Non possiamo più permetterci passi falsi. Apertura ai nuovi mercati, promozione e hi-tech sono elementi centrali delle strategie in campo turistico. Desta notevoli perplessità il fatto che la Ue abbia realizzato un mega-portale per l'offerta eno-gastronomica mentre l'Italia da dieci anni non riesce a far decollare il proprio portale turistico nazionale nonostante i molti milioni di euro investiti. - Fonte: Il Sole 24 Ore (di Vincenzo Chierchia)