Online: ora negli Usa vincono i siti dei fornitori
Lo hanno rilevato gli analisti di PhoCusWright, massimo osservatorio dell e-travel globale, nella tredicesima U.S. Online Travel Overview. Dove si vede che la minaccia vale giustamente anche per le olta, tutto sommato nella stessa barca delle agenzie con il negozio. Negli Usa infatti la quota di booking online sul totale delle vendite aumenta ancora, ma il ritmo di crescita segna una lenta frenata: circa un punto percentuale l anno, dal 41% del turismo totale nel 2012 al 43% nel 2015. Invece cresce più in fretta la quota di booking online che i fornitori incassano direttamente sui loro siti: il 64% delle vendite online nel 2012 (contro il 36% delle olta) che gli analisti stimano in crescita al 66% nel 2015.
A favorire l acquisto diretto dai fornitori secondo PhoCusWright sarebbero prima di tutto l impegno e gli investimenti delle imprese per semplificare e rendere più efficienti e veloci i loro siti. Li aiuta anche la lentezza della ripresa economica Usa che si abbina ad alte tariffe, soprattutto di voli e hotel. La tendenza infatti è più robusta sul trasporto aereo, dove le vendite dirette sui siti dei vettori che forniscono l informazione più completa sul proprio prodotto, soprattutto sui servizi ancillary si stima siano cresciute dal 73% del 2012 al 76% l anno scorso, mentre le olta avrebbero venduto nell insieme il 7% di voli in meno.
Fa bene ai vettori, dicono da PCW, il fatto che gli utenti padroneggiano sempre meglio le tecniche di ricerca online, scoprono la migliore opzione e poi vanno a prenotarla direttamente dal fornitore. Così quello degli hotel è il solo segmento con booking online in crescita a due cifre nel 2012 e l anno scorso, quando il totale ha raggiunto il 30% dei ricavi dell industria alberghiera negli Usa, trainando tra l altro i booking da mobile, che sarebbero ora circa un quarto del totale su tutti i segmenti del travel. - Fonte: L'Agenzia di Viaggi sito web