Olta russe: fa più danni il rublo debole della crisi ucraina
Così Marina Kolesnik, il ceo di Travel.ru, del gruppo Oktogo: «No, il nostro business in questi giorni non sembra minimamente risentire della situazione dell Ucraina. Piuttosto il problema è il rublo, che dall inizio dell anno ha perso oltre il 10% di valore rispetto al dollaro, e così rende molto più costosi i viaggi in Europa». Peraltro Kolesnik afferma anche che la spesa media dei russi nei loro viaggi in Europa rimane relativamente stabile grazie al crescente early booking e alle promozioni che comprimono le tariffe, alla scelta di hotel e servizi più economici.
'Nel frattempo il weekend a Kiev è stato sostituito con quello nelle capitali baltiche, Vilnius, Riga, o Tallinn. Ma forse, una volta assestata la situazione, ne guadagnerà ancora la Crimea, che con il Mar Nero è meta di mare economica e molto amata dai russi. Il rublo fortemente svalutato preoccupa anche Hugo Burge, il ceo di Momondo Group, capofila di Cheapflights e del motore metasearch Momondo, con una robusta presenza in Russia. Ai media Burge ha spiegato che la questione è destinata a colpire l outgoing, anche se la domanda rimane comunque vivace, e molto attiva online. E si è già visto che in condizioni economiche recessive i metasearch vengono utilizzati anche di più, alla ricerca di tariffe competitive. «E questo è quel che sta accadendo a Momondo ha aggiunto Burge noi vogliamo continuare a investire in Russia. Anche se la situazione rimane molto volatile».
Di una prossima impennata del turismo russo in Crimea è certo Serge Faguet, il ceo di Ostrovok.ru, portale di prenotazioni alberghiere già dotato di inventory consistente di strutture sul Mar Nero. «Ma tutto questo che sta accadendo non cambierà molto i modelli di consumo del turismo russo ha assicurato Fauget a meno che non riescano a farlo davvero gli eventi politici, e le sanzioni economiche occidentali contro la Russia». - Fonte: L'Agenzia di Viaggi sito web