Obino: «Le commissioni aeree non si toccano»
Giusta remunerazione
Proprio questa sconcertante vicenda ci ha indotto a dedicare, lo scorso 14 ottobre, una puntata della travel ID Academy alle commissioni aeree, che per l'avvocato Obino rappresentano una sacrosanta remunerazione per l'attività di consulenza svolta dall'adv nei confronti del cliente, tanto più se si tratta di biglietti relativi a più voli da aggregare con le connection sui quali c'è un tempo di lavoro non breve.
Quindi la commissione aerea non può essere certo considerata un retaggio del passato, bensì il legittimo riconoscimento economico a fronte di un servizio d'agenzia regolarmente svolto per nome e per conto della compagnia aerea.
Agenzie Iata e non
A questo problema si è aggiunto da tempo quello delle agenzie Iata e non. Per rispondere con cognizione di causa è stato coinvolto Emilio Cordeglio, titolare dell'agenzia Etlim Travel di Imperia, agenzia Iata, nonché presidente regionale della Assoviaggi Liguria.
«Sicuramente l'abilitazione Iata è una qualificazione in più per gli agenti - ha sottolineato Cordeglio - ma non è certo un bollino di qualità riconoscibile da parte del cliente. La professionalità di un agente la si misura nella vera e propria consulenza su tutti i servizi turistici erogati, compreso il volo. Credo, però, che oggi la Iata debba prendere l'impegno di dialogare con la rete distributiva, capire le problematiche di ciascun mercato e condividere delle strategie per lavorare meglio tutti. Senza considerare poi il tema delicato delle esose fidejussioni e di come molti adv si affidino ai consolidatori per bypassare certe procedure imposte dalla Iata».
NDC, incognita privacy
Al termine del webinar è stato ricordato che a breve la stessa Iata dovrebbe pubblicare i risultati dei progetti-pilota che riguardano le prime applicazioni dell'NDC - New Distribution Capability, la piattaforma-standard che tante polemiche ha suscitato tra gli adv perché di fatto vengono richieste profilature della clientela, che di fatto è l'unico patrimonio in possesso delle agenzie.
In tal senso l'avvocato Obino è stato molto esplicito: «Occorrerà comprendere bene quali siano le reali tutele per la privacy del cliente - passeggero e come verranno utilizzati certi dati sensibili perché la stessa Unione Europea, che tra l'altro sta discutendo la nuova regolamentazione per l'ecommerce turistico - la bozza è consultabile sul portale UE - è particolarmente severa verso tutte quelle procedure che possono ledere la privacy dei cittadini-utenti».
A conti fatti, sia per le commissioni aeree, che per il nuovo corso della Iata, si tratta di percorsi futuri molto accidentati sui quali sarà bene muoversi con cautela. Tanto l'avvocato Obino, quanto l'agente di viaggi Cordeglio, hanno concordato nell'asserire che ci vogliono regole chiare per tutti e che le associazioni di categoria devono alzare la voce e far valere i diritti dei propri associati. - Fonte: L'Agenzia di Viaggi (di Andrea Lovelock)