Obbligo del Pos, nessuno scandalo per le agenzie
Eppure, da Nord a Sud e con qualche eccezione, le agenzie sembrano non comprendere questa polemica, visto che, di fatto, l obbligo del Pos arriva molto tempo dopo il suo effettivo ingresso nella vendita dei viaggi. Il Giornale del Turismo ha infatti svolto un inchiesta tra gli addetti ai lavori, la maggioranza dei quali non mostra alcuno scandalo per un imposizione che ricalca semplicemente quanto già avviene al momento del pagamento.
Noi abbiamo il Pos già dall anno scorso per il divieto di usare il contante superata la soglia dei 900 euro, quindi non vediamo dove sia il problema dice Katia Boccafoli, titolare della milanese Berzabò Bisogna poi distinguere l incidenza dei pagamenti con bancomat da quella con le carte di credito, perché sono queste ad avere le commissioni maggiori, mentre nel primo caso l impatto è davvero minimo . Le fa eco, sempre da Milano, Daniela Molteni, direttore tecnico di Blue Team Travel Network: Il Pos non fa notizia, lo abbiamo da anni. Non vedo dov è lo scandalo nella scomparsa del cash. Se la transazione si verifica vuol dire che non c è alcun problema, diversamente dall uso dell assegno che può riservare brutte sorprese .
Di diverso avviso Vittorio Morone, direttore tecnico di Bocconi Viaggi: Si tratta dell ennesima legge che favorisce le banche e marcia contro imprese e consumatori. Gli istituti di credito dovrebbero imparare ad autofinanziarsi, invece di spremere sempre i soliti noti . A Roma si respirano rassegnazione ed auspici: A causa delle norme sulla tracciabilità, di fatto il Pos è una decisione obbligatoria da ben prima di quest anno e non possiamo fare altrimenti , dice Paolo Lombari, banconista di Travel for Dream. Se ci vengono incontro con le commissioni per noi è anche meglio, visto che contante ed assegno sono più rischiosi del denaro elettronico , commenta Ivana Del Rosso, titolare e direttore tecnico di Viaggiarellando.
Tutto va pagato, anche i servizi interbancari; mi auguro un volume d affari maggiore, perché le percentuali di commissione si fanno particolarmente pesanti in tempi di vacche magre come questi , sottolinea Mario Carlà, titolare di Visual Viaggi. Spostandoci in Sicilia, precisamente a Palermo, il direttore tecnico di Tradizione Turismo, Vincenzo Ciceraro, dà preziosi suggerimenti: Spesso la debolezza dei colleghi deriva da una scarsa conoscenza di come funziona la negoziazione con gli istituti di credito. Esistono società di gestione delle carte di credito con cui relazionarsi bypassando le banche, con evidenti benefici per i propri margini di guadagno . Maggiori approfondimenti sul tema saranno trattati nel prossimo numero cartaceo della nostra testata. - Fonte: Il Giornale del Turismo sito web