Nord Africa in ripresa: a dirlo è il Barometro Unwto
E’ di 598 milioni di visitatori il volume complessivo dei turisti che hanno viaggiato nei primi 6 mesi dell’anno, pari a un incremento del 6%, ben al di sopra delle aspettative e di due punti superiore alla media annuale degli ultimi cinque anni. Con una forte ripresa del Nord Africa.
La crescita da gennaio a giugno 2017, certificata dal Barometro Unwto, è stata dunque di oltre 36 milioni di viaggiatori internazionali. Un consolidamento dovuto in particolare al forte aumento di flussi turistici in Medio Oriente (+9%), in Europa e in Africa (+8%), seguito dall’incremento più contenuto in Asia-Pacifico (+6%) e nelle Americhe (+3%). Gli analisti dell’Organizzazione Mondiale del Turismo osservano che solitamente la prima metà dell’anno rappresenta circa il 46% degli arrivi globali dell’intero anno.
Uno dei dati più significativi di questo monitoraggio semestrale è, appunto, la forte crescita dell’area nordafricana (+16%) e del Mediterraneo (+12%). Per la regione nordafricana si tratta di un recupero di grande aiuto per il rilancio economico di questi Paesi, primo fra tutti la Tunisia. Mentre soffrono ancora Turchia ed Egitto.
Riguardo poi al vecchio continente, l’incremento più vistoso si è avuto in Europa settentrionale col +8% di flussi turistici ed in Oriente le migliori perfomance si sono registrate in Asia meridionale (+12%) ed in Oceania (+8%). Sotto la media mondiale, invece, Caraibi (+4%) e Nord America (+2%), a eccezione del Canada che ha fatto segnare indici di crescita nella media mondiale.
«In buona sostanza – commenta Taleb Rifai, segretario generale dell’Unwto, alla vigilia dell’assemblea annuale dell’organismo che si terrà dal 13 al 16 settembre a Chengdu in Cina – il primo semestre dell’anno mostra chiaramente una crescita sana del turismo mondiale, con un mercato che appare sempre più dinamico e resiliente, con forti recuperi che si registrano anche nelle destinazioni colpite duramente dal terrorismo o calamità naturali».
Il segretario generale prosegue sottolineando: «La crescita non è il nemico, quello che conta è saperla gestire. I viaggi internazionali creano posti di lavoro, la crescita turistica è sostanzialmente crescita economica e quindi va vista come opportunità di sviluppo per molte comunità nel mondo. Ma questa fonte di prosperità deve essere gestita in modo efficiente, per il bene dei visitatori e delle comunità ospitanti. Non a caso quest’anno celebriamo l’Anno internazionale del turismo sostenibile per lo sviluppo per ricordare a destinazioni e viaggiatori che dobbiamo lavorare per un settore turistico sostenibile che protegga l’ambiente, preserva il patrimonio culturale delle destinazioni e promuove il rispetto per le comunità locali».
Infine, tra i mercati d’origine dei viaggi internazionali, gli analisti dell’Unwto segnalano le buone prestazioni nei bacini outgoing di Canada, Cina, Nord Corea, Francia, Regno Unito, Usa e Spagna. Interessante la sia pur lieve ripresa del traffico turistico in partenza dal Brasile e dalla Federazione Russa, in crisi negli ultimi due anni. – di Andrea Lovelock - Fonte: L’Agenziadiviaggi.it