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Nord Africa e Giordania: “Siamo Paesi sicuri”

Nord Africa e Giordania: “Siamo Paesi sicuri”

Destinazioni stabili e sicure, lontane dalle zone di guerra. È questo il messaggio che Egitto e Giordania, i Paesi più colpiti dall’ondata di cancellazioni seguita allo scoppio del conflitto tra Israele e Hamas, sono ora impegnati a diffondere al mercato.

“Ciò che ci preme comunicare - sottolinea il Jordan Tourism Board Italy sulla sua pagina Facebook - è che la Giordania è un Paese mediorientale in pace con tutti, tranquillo e ospitale. Più che inviarvi le testimonianze di chi è in Giordania oggi, di dirvi che su ViaggiareSicuri non c'è alcuno sconsiglio da parte della Farnesina e, infine, di chiedervi se avete letto di qualche turista che ha avuto problemi in Giordania dall'8 ottobre in poi, noi più di questo non possiamo fare. Ognuno è libero di fare le proprie scelte. La Giordania ha fatto le sue ed è una destinazione neutrale e pacifica”.

Egitto: "I vettori hanno confermato gli impegni"
Un messaggio forte anche quello lanciato dall’Egitto con il ministro del Turismo e delle Antichità Ahmed Eissa, volato nei giorni scorsi a Roma per incontrare i tour operator italiani e tranquillizzare il settore sulle condizioni di sicurezza del Paese. “Sappiamo che il momento è difficile per tutta l’area, ma l’Egitto è un grande Paese che da sempre lavora per la pace e una delle principali destinazioni outgoing per l’Italia. Le compagnie aeree hanno tutte confermato i loro impegni, mentre il Governo continua a lavorare per portare a compimento un impegnativo master plan per migliorare la qualità dei servizi, aumentare il numero di camere e portare l’Alta Velocità tra il Mar Rosso e Assuan”.

Tunisia: "Prenotazioni confermate"
Non ha visto, invece, traballare il suo appeal la Tunisia. “La situazione in Medio Oriente ovviamente ci preoccupa e ci addolora, ma - spiega Abdelmalek Behiri, responsabile pr dell’ente tunisino per il Turismo - i viaggiatori non si sono lasciati contagiare dalla paura e così anche gli operatori che, consapevoli che la Tunisia è distante migliaia di chilometri dalle zone di guerra, hanno confermato tutti gli impegni. Il trend di ripresa è saldo e pensiamo che quest’anno riusciremo a superare i numeri del 2019”.

Fonte = TTG ITALIA 02/11/23