Natale blindato per il covid: stop a sci e crociere e niente seconde case fuori regione
02 Dicembre 2020
Divieto di uscire dal proprio Comune a Natale e Capodanno, ma con la possibilità di andare a pranzo al ristorante. No ai ricongiungimenti con i parenti o ai viaggi verso le seconde case fuori Regione. Niente sci, niente crociere. Sono le misure che il governo dovrebbe proporre tra poche ore al Parlamento, in vista del varo del nuovo dpcm anti-Covid, che sarà in vigore dal 4 dicembre. Una lunga riunione del premier Giuseppe Conte con i capi delegazione, conferma che nelle prossime settimane nulla cambierà nelle Regioni gialle, arancioni o rosse.
Ma dal 21 dicembre (la data ancora non è “blindata”), dovrebbe entrare in vigore la “zona gialla rafforzata” per evitare che le festività natalizie facciano salire la curva del contagio.
Sugli spostamenti, dopo lungo dibattito, nel governo vince intanto la linea della prudenza. Nel periodo natalizio ci si potrà spostare tra le Regioni solo per raggiungere la propria residenza e forse anche il proprio domicilio, oltre che per provati motivi di lavoro, salute o necessità. Non ci si potrà invece spostare per incontrare i parenti o andare verso le seconde case fuori Regione. In più, il governo decide di blindare il Natale e il Capodanno stabilendo che il 24 e 25 dicembre e il primo gennaio non si potrà uscire dal proprio Comune. Sulle persone da ospitare a cena o a pranzo a casa non arriveranno regole e divieti, ma raccomandazioni e l’invito a evitare di stare con persone non conviventi. In tutto il periodo, compreso il Natale, resterà il coprifuoco dalle 22 e l’apertura dei negozi fino alle 21. La messa di Natale – ma su questo valuta la Cei – dovrebbe svolgersi alle 20. Altri nodi restano da sciogliere e lo saranno solo dopo il confronto con il Parlamento e con le Regioni: qualcosa potrebbe cambiare. Sulla chiusura degli alberghi vicini alle piste da sci, ad esempio, si dibatte a lungo ma una decisione non viene presa.
Ma ci sono alcuni punti fermi: gli impianti sciistici restano chiusi fino a gennaio e per evitare il contagio di ritorno da altri Paesi che hanno gli impianti aperti, dovrebbe esserci obbligo di quarantena. Le crociere dovrebbero subire uno stop, per evitare che le feste vietate a terra, si svolgano in mare.
Inoltre, a Capodanno, per evitare veglioni, anche i ristoranti degli alberghi potrebbero dover chiudere alle 18: per i clienti solo servizio in camera.
Fonte = TRAVEL NO STOP 02/12/20
Ma dal 21 dicembre (la data ancora non è “blindata”), dovrebbe entrare in vigore la “zona gialla rafforzata” per evitare che le festività natalizie facciano salire la curva del contagio.
Sugli spostamenti, dopo lungo dibattito, nel governo vince intanto la linea della prudenza. Nel periodo natalizio ci si potrà spostare tra le Regioni solo per raggiungere la propria residenza e forse anche il proprio domicilio, oltre che per provati motivi di lavoro, salute o necessità. Non ci si potrà invece spostare per incontrare i parenti o andare verso le seconde case fuori Regione. In più, il governo decide di blindare il Natale e il Capodanno stabilendo che il 24 e 25 dicembre e il primo gennaio non si potrà uscire dal proprio Comune. Sulle persone da ospitare a cena o a pranzo a casa non arriveranno regole e divieti, ma raccomandazioni e l’invito a evitare di stare con persone non conviventi. In tutto il periodo, compreso il Natale, resterà il coprifuoco dalle 22 e l’apertura dei negozi fino alle 21. La messa di Natale – ma su questo valuta la Cei – dovrebbe svolgersi alle 20. Altri nodi restano da sciogliere e lo saranno solo dopo il confronto con il Parlamento e con le Regioni: qualcosa potrebbe cambiare. Sulla chiusura degli alberghi vicini alle piste da sci, ad esempio, si dibatte a lungo ma una decisione non viene presa.
Ma ci sono alcuni punti fermi: gli impianti sciistici restano chiusi fino a gennaio e per evitare il contagio di ritorno da altri Paesi che hanno gli impianti aperti, dovrebbe esserci obbligo di quarantena. Le crociere dovrebbero subire uno stop, per evitare che le feste vietate a terra, si svolgano in mare.
Inoltre, a Capodanno, per evitare veglioni, anche i ristoranti degli alberghi potrebbero dover chiudere alle 18: per i clienti solo servizio in camera.
Fonte = TRAVEL NO STOP 02/12/20