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Msc Crociere, sequestrati 33 milioni ai vertici  Fisco aggirato e risorse trasferite in Svizzera

Msc Crociere, sequestrati 33 milioni ai vertici  Fisco aggirato e risorse trasferite in Svizzera

Dal momento che sono i rappresentanti delle due società, il sequestro, come prevede la legge, ha riguardato beni di loro proprietà e non le navi. Il gruppo Msc, dal canto suo, «ribadisce la correttezza del proprio operato e conferma di aver avviato con totale trasparenza e collaborazione le opportune interlocuzioni con le autorità fiscali competenti al fine di chiarire la propria posizione». Dalle indagini è emerso che nel 2006, quando il mercato delle crociere era in piena espansione, la Msc Crociere spa di Napoli modificò il proprio oggetto sociale: da tour operator a intermediario dei trasporti.

Contemporaneamente, ma solo sulla carta secondo l ipotesi accusatoria, l attività di organizzazione e vendita di pacchetti di crociere venne trasferita alla società ginevrina Msc Crociere sa. Un espediente, secondo la Procura, per non versare al fisco le somme dovute: la società per azioni infatti non ha dichiarato redditi realizzati in territorio italiano per circa 38 milioni di euro, cui corrispondono imposte dirette evase per oltre 10,7 milioni. Presso la sede napoletana della Msc Crociere spa - sottolinea il procuratore aggiunto Fausto Zuccarelli - «è rimasta invariata, nonostante la modifica dell oggetto sociale, la struttura organizzativa esistente prima della ristrutturazione del 2006 e quindi la società ha continuato ad operare - in forza di appositi contratti stipulati con la Msc Crociere S.A. di Ginevra - con gli stessi precedenti compiti gestionali e amministrativi in modo tale da risultare una vera e propria sede di direzione, ossia una stabile organizzazione occulta della società svizzera».

Msc, sottolineano inoltre gli investigatori, è insomma rimasta tutta napoletana, nonostante la creazione della nuova società svizzera; anche le origini sono napoletane, se si pensa che la società rilevò negli anni Ottanta le navi della Lauro Cruisers, la compagnia dell armatore ed ex sindaco della città Achille Lauro. A giudizio della Procura c è poi un altra irregolarità: Msc spa, allo scopo di ridurre indebitamente i redditi da assoggettare a imposizione nel territorio italiano, ha sottofatturato le prestazioni di servizio rese nei confronti della società ginevrina. Per questo motivo, in applicazione della specifica disciplina tributaria in materia di rapporti commerciali con società controllanti estere, gli imponibili delle prestazioni di servizio in esame sono stati rivalutati al «valore normale», così constatando una maggiore base imponibile ammontante complessivamente, per gli anni dal 2007 al 2012, a oltre 75 milioni di euro.

Contestazioni «del tutto infondate e in palese dispregio delle norme internazionali, relative in particolare al settore marittimo», replica la Msc. In particolare, sottolinea il gruppo, «la convenzione fiscale in vigore tra Italia e Svizzera per evitare le doppie imposizioni prevede espressamente che - contrariamente a quanto stabilito per una qualunque attività d impresa - i redditi che una società svizzera consegue specificamente dal trasporto marittimo internazionale siano tassati esclusivamente nella Confederazione elvetica indipendentemente dall esistenza o meno di una stabile organizzazione in Italia». E Msc Crociere «fa parte del Gruppo Mediterranean Shipping Company, secondo operatore di navi portacontainer a livello mondiale che risiede in Svizzera dal 1974». - Fonte: La Stampa.it