Montagna: operatori ottimisti per l'inverno
Si prevedono ricavi oltre i 10 mld di euro
Nonostante la neve tardi ad arrivare, la congiuntura per la montagna italiana sembra positiva e l’ottimismo rilevato tra gli operatori lo sottolinea. E’ quanto emerge dall’Osservatorio turistico della montagna di Trademark. "I primi segnali di ripresa economica, l’insicurezza per i viaggi internazionali a causa del terrorismo, il ritrovato appeal delle vacanze in quota creano un contesto favorevole per le località montane italiane – Festività di Natale e Capodanno all’insegna del “tutto esaurito” in quasi tutte le destinazioni dell’arco alpino e dolomitico.
Gli oltre 700 operatori della montagna interpellati dall’Osservatorio si attendono una stagione invernale in crescita sia come movimento che come giro d’affari, grazie soprattutto al ritorno della clientela italiana e al consolidamento di quella straniera, nonostante la perdita di molti turisti russi. I prezzi degli skipass sono in costante crescita (compresi tra il +3 e +4%), mentre si assiste a una frenata degli aumenti alberghieri: flessibilità e concorrenza stanno calmierando le tariffe, anche in alta stagione, la spesa media pro-capite si aggira sui 162 euro al giorno tutto compreso.
I dettagli I flussi turistici, in particolare quelli italiani, restano concentrati nei 30 giorni di alta stagione (Natale/Capodanno/Epifania e febbraio/Carnevale); la domanda di Spa e centri benessere continua a crescere. A parte qualche sporadico caso virtuoso, tuttavia il processo di adeguamento degli alberghi di montagna si è però fermato; prosegue la crescita di discipline alternative, sia extreme che slow; si accentuano le richieste di soggiorni brevi: week-end e short break sono ormai la regola.
Quasi solamente la clientela straniera, quella organizzata più di quella individuale, acquista la classica settimana bianca in montagna. Rimane stabile l’attenzione al prezzo che, con il predominio del web, diventa primaria variabile di scelta in parallelo alle recensioni. Lo sottolineano 8 operatori turistici su 10; e dilaga l’abitudine di prenotare sotto data, Natale e Capodanno esclusi. La maggioranza degli albergatori afferma che mediamente il 30-40% delle prenotazioni arriva nelle 48-72 ore precedenti il soggiorno.
Gli operatori Il sondaggio del panel di operatori dell’Osservatorio della Montagna annuncia una stagione invernale migliore di quella passata: il 22,1% degli intervistati prevede una crescita del movimento turistico; 4 operatori su 10 prevedono una crescita della clientela italiana (un dato omogeneo in tutti i comprensori, con picchi positivi in Alto Adige e Valle d’Aosta); per 6 operatori su 10 il movimento internazionale si manterrà in linea con lo scorso anno. Germania, Benelux e Austria sono i principali mercati internazionali.
Si affievolisce la presenza dei russi, stabile il mercato polacco, in ripresa quello britannico; il 58,3% si aspetta nel complesso una conferma della performance della passata stagione, solo il 19,6% prevede una diminuzione del movimento complessivo (meno operatori pessimisti rispetto allo scorso anno), Il 22,1% prevede un aumento del movimento, è il dato migliore degli ultimi 6-7 anni. Per la stagione invernale 2015-2016, infine, si prevede una ripresa del giro d’affari, con i ricavi che, dopo la lieve crescita dello scorso anno, si consolideranno al di sopra dei 10 miliardi di euro. - Fonte: GuidaViaggi.it