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Monito Iata all’Ue sull’aumento delle tariffe aeroportuali

Monito Iata all’Ue sull’aumento delle tariffe aeroportuali

03 Ottobre 2017
La Iata ha chiesto all’Unione europea di rafforzare in modo significativo la regolamentazione economica dei principali monopoli aeroportuali europei concentrandosi sugli interessi dei passeggeri. Una maggiore efficienza dei costi negli scali continentali contribuirà a tariffe più economiche, stimolerà i viaggi aerei e rafforzerà la competitività europea. E tutto ciò andrà a vantaggio dei posti di lavoro e del rilancio dell’economia. 

Lo studio appena pubblicato dalla Iata, realizzato tra il 2006 e il 2016, evidenzia come i passeggeri europei non abbiano beneficiato dei vantaggi di viaggi più economici: il costo medio di un biglietto aereo è rimasto praticamente uguale (inclusi tutti gli oneri accessori come i bagagli); la quota di ricaavi del prezzo del biglietto per i vettori aerei è scesa dal 90% al 79%; la quota del prezzo del titolo di viaggio accettato dall’aeroporto è raddoppiata. Anche le imposte sui passeggeri sono il doppio.

Se le tariffe aeroportuali fossero rimaste costanti nel periodo 2006-2016 i consumatori avrebbero potuto beneficiare in media di 17 euro per un viaggio di sola andata. Quell’incentivo del prezzo di quasi il 10% dei costi medi dei biglietti avrebbe migliorato la competitività dell’Europa e potenzialmente generato ulteriori 50 milioni di passeggeri; a sua volta avrebbe sbloccato 50 miliardi di euro nel Pil europeo e creato 238.000 posti di lavoro.

Iata evidenzia inoltre come dal 2010 in poi è quasi raddoppiato il numero di aeroporti europei in mani private: «In molti casi però – ha sottolineato Alexandre de Juniac, direttore generale e ceo della Iata (nella foto) – la privatizzazione non è riuscita a fornire i benefici auspicati sia ai passeggeri sia all’economica locale». La strategia della Commissione europea sul trasporto aereo europeo ha individuato la necessità di aumentare l’efficienza dei servizi aeroportuali e si è impegnata a valutare se e come sia necessario riesaminare la direttiva sui diritti aeroportuali. – Fonte: TravelQuotidiano.com