Mauritius: ecco il countdown verso la riapertura. E la scommessa sull’alta stagione
“Mauritius c’è: è sicura e pronta ad accogliere nuovamente i turisti”: parte da qui il conto alla rovescia in vista della riapertura dell’Isola ai flussi turistici internazionali, fissato tra una settimana, il 15 luglio. Ed è Arvind Bundhun, direttore Mauritius Tourism Promotion Authority (Mtpa), a sintetizzare le aspettative dell’ente, che punta prima di tutto ad una sempre più stretta relazione col trade: “Insieme possiamo lasciarci alle spalle questo periodo così difficile per tutti: ora è tempo di ricominciare, è tempo di tornare a stringerci la mano”.
L’iter è ben definito da una tabella di marcia che prevede la riapertura in due fasi: la prima, dal 15 luglio al 30 settembre, in cui l’ingresso è consentito ai soli viaggiatori completamente vaccinati – che per i primi 14 giorni soggiorneranno in resort selezionati dove potranno fruire di tutte le facilities a partire dalla spiaggia -; la seconda, dal 1° ottobre, “in coincidenza con l’avvio dell’alta stagione a Mauritius, prevede per i viaggiatori vaccinati l’ingresso senza restrizioni, sempre presentando l’esito negativo di un test Pcr effettuato entro 72 ore prima della partenza. I viaggiatori non vaccinati saranno soggetti a 14 giorni di quarantena.
Da qui a ottobre dunque ci si prepara per il “grande opening e siamo già al lavoro per sfruttare al meglio questi tre mesi per creare una nuova aspettativa di viaggio nei potenziali viaggiatori. Mi preme sottolineare come Mauritius sia riuscita molto bene a contenere la diffusione del Covid e contiamo di raggiugere l’immunità di gregge proprio a settembre. Un risultato fondamentale per la sicurezza di cittadini e ospiti: la sicurezza è diventata una nuova forma di ‘lusso’.
Numerose le iniziative b2b “mai interrotte anche nei 15 mesi passati; presto partirà una nuova campagna di marketing in collaborazione con i principali tour operator italiani, in contemporanea a un’altra dedicata al b2c attraverso i social media, con contenuti inediti”.
Forte di un prodotto “che spazia ben oltre l’offerta puramente balneare“, l’isola mette sul tavolo tutti i suoi assi per essere sempre più attrattiva, a cominciare da quel turismo slow e soprattutto sostenibile di cui oggi tutti si fregiano: “Ma la sostenibilità non si improvvisa: e noi a Mauritius abbiamo imboccato questa strada tanti anni fa e oggi rappresenta un plus del nostro Paese”.
Condizione imprescindibile per un pieno ritorno dei flussi turistici “per un’isola come la nostra sono naturalmente i collegamenti aerei: purtroppo Alitalia quest’inverno non sarà presente, ma contiamo su ottime alternative per i turisti italiani, via Parigi, Dubai oppure Istanbul“.
Fonte = TRAVEL QUOTIDIANO 09/07/21
