«Turismo, è giunta l'ora che abbia un ministero»
«Ora ci aspettiamo che il nuovo Governo, in coerenza con quello che Renzi ha già espresso, riveda drasticamente il Titolo V della Costituzione, riportando le competenze del turismo al Governo. L'importante è riportare al centro le politica del settore: detto questo, la collocazione del Dipartimento del turismo ha una importanza relativa», afferma il presidente di Federturismo-Confindustria, Renzo Iorio, a proposito della collocazione del turismo nel nuovo Esecutivo. «Le Regioni sono le responsabili del mancato funzionamento del turismo - dice senza mezzi termini Iorio la colpa residuale del Governo è di aver tenuto in piedi un Dipartimento che in pratica non può fare nulla». Concorda sulla riforma del Titolo V e sul ripristino del ministero cancellato, il presidente di Assoturismo-Confesercenti, Claudio Albonetti, che tuttavia, nel frattempo, porrebbe il Dipartimento per il turismo presso la vicepresidenza del Consiglio dei ministri.
«Ci sono fondi pari a circa 130 milioni non ancora assegnati che se il settore fosse collocato presso la presidenza del Consiglio sarebbero subito sbloccati, altrimenti non sarebbero disponibili se non prima di 6 o 7 mesi», spiega. Sulla stessa lunghezza d'onda anche il presidente di Confturismo -Confcommercio, Luca Patanè. «Noi pensiamo che la cosa migliore sia collocare il turismo sotto la vicepresidenza del Consiglio dei ministri anche perché è un settore molto trasversale». Anche per Confcommercio è essenziale la riforma del Titolo V e il ripristino del ministero del Turismo, «l'esperienza con le Regioni non ha dato i risultati sperati».
Le Regioni, dal canto loro, sono favorevoli a una collocazione del turismo presso il ministero dello Sviluppo economico, data anche la maggiore possibilità di accesso ai bandi per le imprese, e non si dicono pregiudizialmente contrarie a possibili riforme. L'accorpamento al ministero dello Sviluppo economico è infine auspicato anche dalle associazioni dei consumatori Federconsumatori ed Adusbef. - Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno (di Valentina Roncati)