Low cost e adv: scatta l'intesa
Secondo l' Oag in Europa il 36% del traffico sarebbe in mano a queste compagnie, altre fonti parlano addirittura di un 4045%, che potrebbe arrivare al 60% nel 2020. L'obiettivo è sviluppare il business travel e coinvolgere il canale trade per aumentare la catching area. Guida Viaggi settimanale ha dato la parola ad alcuni network di agenzie per commentare questo nuovo orientamento commerciale. Un'evoluzione che rappresenta l'emancipazione dal sistema Iata", spiega Davide Rosi, ceo Ventura, ma che prelude ad un migliore accesso ai sistemi operativi.
Cambia il modello di business della filiera e nell'evoluzione del trasporto aereo le compagnie low cost sono destinate a conquistare nuove quote di mercato, puntando sullo sviluppo del business travel e su un maggior coinvolgimento del canale trade per aumentare la catching area.
I disagi
Gli episodi di ritardi e disagi subiti da diversi passeggeri italiani nel corso dell'estate non modificano lo scenario. "Sono normali situazioni fisiologiche legate all'alta stagione", riflette Davide Rosi, ceo & general manager di Ventura Spa- Bcd Travel . Sulla stessa lunghezza d'onda il commento di Simone Frigerio , direttore commerciale Frigerio Viaggi , che conferma: "Questi ritardi sono attribuibili alla complessità di gestione degli aeromobili dovuta al grande aumento di destinazioni, soprattutto sul medio raggio, con voli fortemente concentrati nello stesso periodo".
"Ritardi e disagi sono endemici al modello low cost - commenta Adriano Apicella, responsabile industry relations di Welcome Travel -. Le compagnie prevedono operativi fitti e qualsiasi problematica tecnica o di altro genere porta all'accavallarsi delle rotazioni". Dissente, invece, Rinaldo Bertoletti, che si dice intento "ad osservare gli sviluppi del mercato: prima o poi le low cost salteranno come tutte le altre compagnie aeree che in tempi e modi diversi hanno arrancato negli ultimi anni. Gli attuali e reiterati ritardi altro non sono - aggiunge che precauzioni prese ad arte per evitare danni maggiori generati da disservizi legati proprio alla condizione di low cost, per cui low service". Sul fatturato della biglietteria aerea di Ventura-Bcd Travel e di Frigerio Viaggi, intanto, il peso di questa vendita si fa sentire, con un 10% di share destinato a crescere, come nel caso di Frigerio "del 20% anno su anno", mentre in casa Welcome Travel produce già un 20% sul totale biglietteria.
Il futuro
Questa evoluzione rappresenta per Rosi "l'emancipazione dagli anacronismi economico-finanziari di Iata/Bsp, è una boccata di ossigeno e di speranza per il trade. In particolare, sul breve e medio raggio non si può che prevedere un continuo aumento della loro quota di mercato, con progressiva riduzione o sparizione dei charter". In questo scenario, le compagnie low cost "potrebbero essere gli interlocutori che presidieranno le rotte point to point degli aeroporti periferici, sia nazionali sia internazionali, come già in parte sta avvenendo negli ultimi mesi", specifica Apicella.
Per Frigerio, però, "in futuro dovrebbero essere regolamentate le agevolazioni da parte degli enti locali per convogliare il traffico delle compagnie low cost, in modo che si riequilibri una competizione ad armi pari". Il manager consiglia alle compagnie charter in crisi di puntare maggiormente sul lungo raggio, "perché l'offerta delle low cost sul medio raggio è giornaliera e la concorrenza è troppo forte per resistere". Lungo raggio che, però, potrebbe ben presto venir presidiato dagli stessi vettori a basso costo, anche se è di questi giorni la notizia che l'amministrazione Obama ha stoppato le intenzioni di Norwegian Norwegian Air International di volare tra gli Stati Uniti e l'Europa.
Apertura al trade
L'apertura delle vendite al canale agenziale sta funzionando. "La collaborazione con le low cost migliora sempre più - ammette Rosi -. Dovremo affinare l'accesso ai sistemi ed il supporto operativo, ma complessivamente ritengo si sia sulla buona strada". Per Apicella, oltre alla progressiva acquisizione di segmento bt, "queste aziende punteranno alla semplificazione della gestione gruppi e al presidio degli aeroporti periferici .
E Frigerio aggiunge: "L'ingresso nel Gds è in aumento, per migliorare i rapporti con la distribuzione dovrebbero però sviluppare dei canali commerciali e di comunicazione/supporto con figure dedicate al trade", mentre per Bertoletti bisognerebbe "migliorare la trasparenza dei prezzi e la loro applicabilità, nonché il compenso provvigionale per la distribuzione". - Fonte: Guida Viaggi (di Laura Dominici)