L occasione brasiliana
Per attirarli nel nostro Paese, proprio in questi mesi ha fatto il suo debutto il Club Italia-Brasile, frutto della partnership tra Enit e Braztoa l associazione brasiliana di tour operator e agenti di viaggi per la realizzazione di un vero e proprio club di prodotto Italia. A farne parte, cinque tra i più importanti tour operator del Brasile (Monark, Flot, Agaxtur, Newage, Soft), tutti impegnati a far conoscere al mercato verdeoro una serie di itinerari insoliti in Italia, con proposte, luoghi e attività fuori dall ordinario.
In primo piano l Emilia Romagna
Il problema, piuttosto, è che il brasiliano che viaggia per la prima volta in Europa vuole vedere non solo l Italia, ma anche Francia e Spagna. In questo modo, finisce che ci si concentra soltanto su due o tre città, tralasciando elementi su cui invece ha deciso di puntare l Enit: dalla spiritualità (ovvero, Vaticano e Santi famosi come Sant Antonio, particolarmente amato da chi vive in Brasile) alla storia, passando per enogastronomia e musica.
Intanto, in attesa che il nuovo club di prodotto dìa i suoi frutti, alla seconda edizione di WTM Latin America da poco conclusa a San Paolo, lo stand dell Enit non brillava certo per capacità attrattiva, soprattutto se confrontato a quelli dei più diretti concorrenti europei (Francia e Germania su tutti, ma anche Olanda, Paesi scandinavi e Paesi dell Europa Centrale). Spazi angusti e posizione defilata, ma anche pochi gli operatori presenti. Oltre a Expo 2015, in tutto una quindicina: Alessandro Rosso, APT Servizi Emilia Romagna, Bologna Welcome by Bologna Congressi, Consorzio Umbria & Francesco's Ways, Emiltur Blu, Food Valley Travel & Leisure, Leptis Tour Srl, Living Italy - Travel Services, Modenatur Incoming Tour Operator & DMC, Motorsite, Ospitalità a Bologna, Receptour, Regione Umbria, Rusconi Viaggi Incoming e Trekking Italy.
«Tutti i partecipanti vengono dal Nord Italia, tranne forse l Umbria. Vogliamo mostrare al trade brasiliano la varietà di questa parte del Paese», afferma Costanzo. In primo piano, come si vede, l Emilia Romagna che attualmente riceve circa 150mila brasiliani all anno. «Ad attrarli è la nostra grande varietà turistica», spiega Emanuele Burioni, direttore di Apt Servizi, l'azienda di promozione turistica regionale. Tra le novità per il 2014, il nuovo prodotto chiamato non a caso Valle dei Motori , nato per promuovere un patrimonio unico a livello mondiale, composto da 188 tra club di appassionati e scuderie, 13 musei, quattro autodromi e 11 kartodromi.
Il Veneto corre da solo
A completare l offerta italiana presente alla fiera paulista era anche il Veneto, come di consueto con uno spazio espositivo ad hoc. «Per il secondo anno consecutivo, abbiamo deciso di partecipare alla fiera con otto dei nostri consorzi tematici. Obiettivo: presentare al mercato latinoamericano tutte le attrazioni che tanto piacciono, come dimostrano i quasi 370mila brasiliani che abbiamo ospitato lo scorso anno», racconta Claudio De Donatis, responsabile della promozione turistica per il Veneto. «Il Brasile ha ancora un grande potenziale da esprimere dichiara per questo motivo abbiamo appena lanciato un programma di formazione online rivolto a tutti gli operatori verdeoro, con l obiettivo di approfondire la loro conoscenza della regione. Le adesioni stanno andando a gonfie vele, ma già a partire dal secondo ciclo che inizierà ad ottobre, contiamo di aumentare ulteriormente il numero dei partecipanti».
Tra i prodotti veneti più richiesti da chi proviene dal continente verde , ci sono le città d arte con «Venezia, ma non solo», e gli itinerari religiosi. «Ma nel 2014 puntiamo molto su un prodotto chiamato Love me in Veneto , che offre la possibilità di sposarsi in una delle migliaia di location di charme della regione. Per la promozione del progetto conclude De Donatis abbiamo stampato una pubblicazione in sei lingue, tra cui il portoghese, dove è possibile trovare ogni genere di informazione, dagli adempimenti burocratici ai numeri a cui rivolgersi per le prenotazioni». - Fonte: L'Agenzia di Viaggi sito web (di Giorgio Maggi)