Liquidata Promuovitalia. Indagini su ex manager
Ieri l'assemblea della società, che viene sciolta e posta in liquidazione sulla base delle indicazioni previste dal recente decreto turismo del Governo, ha deciso anche di avviare azioni di responsabilità nei confronti di alcuni componenti di vertice dei passati esercizi: l'iniziativa è stata presa nei confronti di Francesco Montera, ex direttore generale, di Enrico Paolini (già assessore della Regione Abruzzo ed ex presidente fino a luglio 2009) e di Maria Concetta Patti, già alla guida del gruppo Valtur e presidente di Promuovitalia fino a maggio 2012. L'obiettivo dichiarato dal vertice uscente è che vengano accertate tutte le circostanze sospette e individuate le responsabilità di una malagestione protrattasi per troppi anni. È stata rinviata l'approvazione del bilancio 2013 a una assemblea successiva all'entrata in carica del liquidatore mentre, sempre ieri, l'assemblea ha deliberato in sede straordinaria - come detto - lo scioglimento e la messa in liquidazione della società. Il liquidatore è Antonio Venturini, commercialista di Ravenna, con incarichi in numerosi consigli di amministrazione.
Le denunce del vertice Promuovitalia sulla conduzione della società negli anni scorsi hanno sollecitato l'emersione di numerose anomalie, tra cui quella relativa alla nomina dell'ex direttore generale turismo, Roberto Rocca, oggetto di revisione da parte della Corte dei conti; Rocca è stato sostituito da Onofrio Cutaia, che dovrà decidere sulla ripartizione di risorse per circa 150 milioni al Mibact. E nei giorni scorsi sarebbero state avviate iniziative di contestazione giudiziale a Rocca e a Nicola Favia, per iniziative che potrebbero prefigurare danni alla società Promuovitalia. Il progetto di bilancio 2013 risulterebbe già all'attenzione della Corte dei conti per i rilievi di competenza. Nel corso di quasi un decennio Promuovitalia avrebbe movimentato risorse per oltre cento milioni di euro senza risultati particolarmente apprezzabili. Al tempo stesso ci sono circa cento persone, tra addetti diretti e collaboratori, per i quali si dovrà trovare una soluzione nell'ambito della pubblica amministrazione.
Promuovitalia nasce nel 2005, per effetto della Legge 80/2005 che consentiva all'Enit, oggi commissariato, di costituire società per compiti di assistenza tecnica, di cui poteva fruire anche la Pubblica amministrazione. Finora è stata una spa con un personale di circa 110 unità (tra dipendenti diretti ed indiretti), con uffici a Roma e una sede secondaria a Piacenza. I dati di preconsuntivo per il 2013 indicano un valore della produzione di 10,5 milioni di euro ed una perdita di mezzo milione. Dagli accertamenti avviati dal cda uscente sarebbero emerse diverse anomalie oggi all'attenzione dei magistrati contabili: il costo aziendale annuo dei dirigenti, pari a un milione e mezzo di euro; estesi trattamenti ad personam per quadri e impiegati, superiori del 200% allo stipendio base; mancato rispetto delle norme in materia di controllo delle retribuzioni nelle società pubbliche; omessa applicazione delle norme in materia di limitazioni delle assunzioni e sulla trasparenza; «connivenza» del vecchio collegio sindacale con il management; perdurante tentativo di ostacolare gli accertamenti da parte di alcuni capiufficio della società. Secondo un appunto interno, «uno dei vicedirettori generali cumulava la retribuzione (circa 14mila euro lordi per 14 mensilità) con una pensione di oltre 5mila euro lordi, di cui già godeva al momento dell'assunzione, eludendo la normativa in materia». - Fonte: Il Sole 24 Ore (di Vincenzo Chierchia)