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Letta: "Il turismo? L’ideale sarebbe nelle competenze della presidenza del Cdm"

Letta: "Il turismo? L’ideale sarebbe nelle competenze della presidenza del Cdm"

Secondo Gianni Letta, presidente della Fondazione Gioachino Rossini, "solo questo può essere l’organo di coordinamento per garantire una politica rispondente allo stesso fine"

E' presidente della Fondazione Gioachino Rossini, Gianni Letta, dal suo canto ha ancora delle osservazioni misurate da fare in un momento politico in cui il ministero del Turismo e l’Enit sembrano parlarsi attraverso i media.

Guida Viaggi lo ha intervistato su alcuni temi, uno in particolare, il più attuale di tutti, è lo spostamento del turismo dal ministero della Cultura a quello dell’Agricoltura. Gli abbiamo chiesto cosa ne pensa.

"La nostra costituzione è chiara: assegna la responsabilità del turismo esclusivamente alle Regioni, però il Governo non si può disinteressare di un aspetto così fondamentale per l’immagine e per l’economia italiana - ha asserito -. Tuttavia, penso che l’ideale sarebbe riportarlo, come era un tempo, nelle competenze della presidenza del Consiglio dei ministri. Solo questo può essere l’organo di coordinamento che garantisca una politica rispondente allo stesso fine. Comunque, al di là di queste riforme istituzionali, penso che alla fine basti la volontà e il buonsenso per rapportarsi e coordinarsi, le Regioni con i ministeri e i ministeri tra di loro, per arrivare ad una politica turistica coerente".

A suo dire una "politica coerente" è quella "basata non sulla quantità, ma sulla qualità. Abbiamo un’offerta unica al mondo, non solo per il sole, gli hotel, il mare, che si possono trovare anche altrove, ma per il patrimonio di arte, di cultura, introvabile altrove e diffuso in tutto il territorio: non c’è contrada nel nostro Paese che non abbia una ricchezza culturale esclusiva. E se ogni cittadina sapesse valorizzare quest’aspetto si creerebbe un’offerta molto articolata e di alto livello che qualificherebbe l’afflusso turistico, migliorando la vita del territorio e l’offerta turistica complessiva. Mentre basarsi sulla quantità è un rischio". l.s. - Fonte: Guidaviaggi.it