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L estate delude le attese del trade

L estate delude le attese del trade

Un inizio d anno così non si vedeva da tempo. Lo scrivevamo a luglio commentano i valori dell indice di fiducia nel primo semestre del 2014 (indice che misura il sentire degli agenti di viaggi nei confronti del loro futuro lavorativo, ndr).

Ci eravamo illusi che l ottimismo avesse preso casa in pianta (quasi) stabile in agenzia, e invece l estate è stata ancora una volta, come in altri anni, un banco di prova difficile per l umore del trade. Abbiamo rapidamente scorso le ultime edizioni dell indice e, in effetti, quello che si è osservato è che nel passare da giugno a settembre la dose di fiducia, accumulata nei primi mesi, sembra venire meno passata la bella stagione. Va detto, però, che poi l inversione di tendenza autunnale è sostanzialmente una costante.

Mese per mese

Entrando nel dettaglio, mese per mese, vediamo come il passaggio da dicembre 2013 a febbraio 2014 (primo mese dell anno passato analizzato, ndr) avviene senza scossoni e il valore dell indice resta ben al di sopra del sentire  neutro rappresentato dal 100: il nuovo anno si apre con un 153 che non cambia molto dal 154 che ha chiuso quello vecchio. Si può, dunque ,osservare che, dopo un Capodanno che ha evidentemente soddisfatto le attese del settore, la percezione degli agenti è di un certo movimento, di una voglia di vacanza della clientela che fa ben sperare nel futuro. La debole oscillazione verso il basso di aprile non spaventa, maggio è in decisa ripresa con un buon 179. Il primo mese d estate porta però ad una inversione di tendenza, pur restando sempre nell ambito di un sentiment positivo verso il futuro. Il valore di 162 non è certo da disprezzare. Passa l estate, un estate in cui il maltempo l ha fatta da padrone in Italia, in montagna come al mare, e in cui una delle mete al top nelle preferenze degli italiani, Sharm, rientra in corsa (lo sconsiglio viene tolto solo a metà luglio, ndr).

Il fatturato delle agenzie di viaggi diminuisce - Fortunato Giovannoni, presidente Fiavet Nazionale, interpellato a settembre da Guida Viaggi, stimava un -7/10% a consuntivo rispetto all estate 2013 - e non può non diminuire l indice di fiducia. Il valore di settembre è 76: certo si è visto di peggio, il lettore più affezionato se ne ricorderà, e si ricorderà anche di quando l indice non solo era sotto la soglia del sentire neutro, il 100, ma anche sotto zero. I tempi non sono più quelli, e già ottobre vede un ritorno all ottimismo, con un valore di 118. Che il periodo non sia dei migliori viene confermato dall oscillazione che segue, con il 94 di novembre (si torna in area negativa, ndr) e il 131 di dicembre.

Segnali, questi, di un trade molto sensibile a quanto accade, ad eventi, epidemie, disordini, indici di Borsa e quant altro e che pare in bilico tra il fidarsi, o il volersi fidare, e la consapevolezza che prima di poter condividere l affermazione dell Istat che la recessione è al capolinea c è ancora molto da fare - Fonte: Guidaviaggi.it