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L Enit in ritirata, via ai tagli in 23 sedi estere

L Enit in ritirata, via ai tagli in 23 sedi estere

Replica il ministro dei Beni culturali e Turismo, Dario Franceschini: «Non è in corso alcuno smantellamento. Anzi: stiamo facendo un'azione di razionalizzazione e rilancio, con un nuovo statuto e una nuova missione, tagliando sprechi e privilegi e ricostruendo un rapporto nuovo con le Regioni». Poi il ministro precisa: «Con gli assessori regionali al Turismo abbiamo già deciso che attraverso l'Enit nel 2015 faremo un fondo unico per la promozione fuori Europa. E proprio pensando all'Expo, Radaelli sta riorganizzando l'Agenzia in modo da avere la nuova struttura operativa per premere sull'acceleratore in vista dell'Esposizione a Milano».

Il senatore Bocca, però, ha molti dubbi: «Radaelli, persona che stimo, ha detto che si punterà soprattutto su Internet per promuovere il turismo. Alla vigilia dell'Expo, va bene l'attenzione al digitale, ma in un momento in cui l'unica cosa che tira è la clientela internazionale, avere delle sedi sguarnite dei loro delegati mi sembra una cosa abbastanza paradossale». Inoltre «in questa fase di transizione, non abbiamo avuto una spiegazione chiara sui tempi in cui verranno sostituiti i delegati all'estero - precisa Bocca -. Temo uno smantellamento degli uffici senza che ci sia un progetto alternativo. Le piccole imprese che vanno sui mercati esteri, hanno bisogno di trovare un punto di riferimento».

Il commissario dell'Enit, dal canto suo, prova a gettare acqua sul fuoco: «La nuova Agenzia diventerà sempre più un partner commerciale per le imprese italiane. Le sedi oltre confine saranno comunque mantenute e sviluppate e il personale verrà assunto con contratto locale». Nei prossimi giorni i vertici dell'Enit presenteranno al ministro Franceschini «un piano che prevede un'azione innovativa forte ed incisiva di promozione dell'immagine dell'Italia». - Fonte: Corriere della Sera (di Francesco Di Frischia)