L'Egitto tenta la riscossa: al via la nuova campagna
Parola d’ordine: ottimismo. È quanto emerge dall’incontro con Emad Abdalla, direttore dell’Ente del turismo egiziano, che pure non nasconde le difficoltà del Paese, il cui turismo mondiale è precipitato dai 14,7 milioni di presenze dai bei tempi di cinque anni fa (prima della rivoluzione di di piazza Tahrir) a quelli di 9,9 milioni del 2014. Meno russi, inglesi e tedeschi. E molti meno italiani.
Anni di sconvolgimenti anche militari, l’instabilità politica soprattutto dopo la cacciata di Mohamed Morsi nel 2013, l’attacco di luglio al consolato italiano al Cairo hanno causato una fuga – per motivi, a ben guardare, più psicologici che legati a una insicurezza reale – da quelle che ormai sono mete per noi classiche, a cominciare dall’italianissima (perché inventata da italiani e perchè frequentata soprattutto da italiani) Sharm El Sheikh. Eppure. Per fortuna, c’è un eppure. Anche dovuto alla percezione recente di una certa stabilità del governo del presidente Al-Sisi dopo le proteste di massa e sottolineata dal ministro del turismo Hisham Zazou, fresco di rinomina.
In diverse occasioni internazionali il ministro ha dichiarato che c’è una sia pur moderata inversione di tendenza e che si aspetta di chiudere l’anno con circa 10 milioni di turisti, un solo milione in meno rispetto alla precedente previsione di 11 milioni. «La ripresa del mercato russo, inglese e tedesco è un po’ più evidente rispetto a quello italiano, più timido – ha evidenziato Abdalla – Comunque l’Egitto resta una destinazione nel cuore italico. E a portata delle sue tasche. Con una dedizione particolare verso le destinazioni del Mar Rosso, soprattutto Marsa Alam e Hurghada, sulle quali sono approdati, da inizio anno, 255mila italiani, 40mila solo in agosto».
Ancora più penalizzate invece mete quali Il Cairo, Luxor e Assuan. «Per questo siamo pronti a promuoverle grazie a pacchetti ad hoc, così come intendiamo spingere le crociere sul Nilo, e Berenice, Quseir, Marsa Matrouh sul Mar Mediterraneo», commenta il direttore dell’ente turistico. Ente che si aspetta molto (come del resto anche il ministero del Turismo egiziano) dalla campagna pubblicitaria globale che sta per essere presentata al prossimo Wtm di Londra.
«La nuova campagna, affidata all’agenzia JWT – riprende Abdalla – coinvolgerà 26 paesi, in pratica tutti i mercati principali dell’Egitto, Italia inclusa. Da novembre, e per tre anni consecutivi, saremo presenti con una campagna molto forte su tutti i mezzi di comunicazione». E non finisce qui, avvisa il direttore. Che promette l’organizzazione di fam trip, la partecipazione alle più importanti fiere, iniziative b2b e b2c e strategie combinate con i tour operator: «In altre parole stiamo lavorando perchè l’ottimismo, da sensazione, si tramuti in un dato di fatto». di Maria Paola Quaglia - Fonte: L'AgenziaDiViaggi.it