L Egitto riparte dopo il regime islamista: turismo, tradizioni copte e persino l Aida
Un segnale, del nuovo corso, è stato l'annuncio del ritorno dell'Aida messa in scena davanti alle piramidi, conferma della ritrovata «normalità e sicurezza» della capitale: l'appuntamento è per il 16 dicembre. La rappresentazione sarà un omaggio al secondo canale di Suez, fortemente voluto dal presidente Abdel Fattah al-Sisi, che preme per una costruzione super-veloce per consentire la navigazione in entrambi i sensi tra il Mediterraneo e il mar Rosso, tagliando i tempi di attesa. Infrastrutture e turismo, è la ricetta per far ripartire il paese secondo al-Sisi, ex generale alla guida delle Forze armate che a luglio 2013 depose l'islamista Morsi, suo acerrimo nemico assieme all'odiata Fratellanza.
Tra le altre iniziative messe in campo per rilanciare il turismo, la principale voce dell'economia egiziana insieme alle rimesse degli emigranti, c'è anche la riapertura, il prossimo mese, della tomba a Luxor della regina Nefertari, la moglie del faraone Ramses II. E poi c'è la riscoperta del patrimonio storico-culturale del cristianesimo, come già fanno Israele e Giordania: si pensa a itinerari sulle orme della fuga in Egitto di Gesù, Maria e Giuseppe. Merril Lynch, l'anno scorso, ricordava come la deposizione di Hosni Mubarak e l'arrivo dei Fratelli Musulmani, che minacciavano di voler bandire l'alcool negli alberghi internazionali e di proibire il bikini e imporre spiagge separate per sesso nei villaggi, abbiano fatto crollare il turismo, passando dai 46 miliardi di valuta del 2010 ai 13 miliardi del 2012, anno della vittoria di Morsi. Senza una svolta, come quella di al-Sisi il paese avrebbe avuto sei mesi di vita. - Fonte: Libero