Legge di stabilità. Rimborsi pesanti in tempi certi
È quanto prevede uno degli emendamenti del governo alla legge di stabilità 2015, attualmente in discussione al senato. Ieri l'esame del testo in commissione è iniziato con tre ore di ritardo, a causa del protrarsi degli incontri tra esecutivo, maggioranza e opposizioni. Altre novità potrebbero arrivare in queste ore. «Sul nuovo regime dei minimi, Irap e tassazione dei rendimenti dei fondi pensione, il cantiere è ancora aperto», ha spiegato il relatore al provvedimento, Giorgio Santini (Pd). Il disegno di legge dovrebbe arrivare nell'aula di palazzo Madama giovedì, per l'avvio della discussione generale.
Ravvedimento senza limiti. Si amplia ulteriormente la possibilità per i contribuenti di ricorrere al ravvedimento operoso. La regolarizzazione degli errori o delle omissioni fiscali potrà avvenire anche dopo la consegna del processo verbale di constatazione da parte della Gdf, con pagamento della sanzione pari a un quinto del minimo. In ogni caso il pagamento non precluderà l'inizio o la prosecuzione di accessi, ispezioni o ulteriori controlli da parte dei verificatori.
Adempimento spontaneo. Un'altra proposta del governo potenzia la persuasività delle informazioni preventive che l'Agenzia delle entrate comunicherà ai contribuenti, con l'obiettivo di spingere questi ultimi ad aumentare la base imponibile dichiarata. Le informazioni saranno trasmesse contestualmente anche alla Gdf.
Enti non commerciali. Confermata la stangata retroattiva su fondazioni e trust. A far data dal periodo d'imposta 2014 la quota esente dei dividendi percepiti scenderà dall'attuale 95 al 22,26%, allineandosi così al livello di prelievo vigente per le persone fisiche. Tuttavia, per il solo 2014 arriverà un credito d'imposta commisurato all'aggravio subito dai soggetti passivi, fruibile in tre anni. L'agevolazione costerà all'erario 255 milioni di euro totali tra il 2016 e il 2018.
Disciplina Cfc. Alleggerita la normativa sulle società controllate estere. Innalzando dal 30 al 50% la soglia minima di «distanza» dal livello di tassazione italiana richiesta per far scattare la tassazione, vengono di fatto escluse dalla portata dell'art. 167 le controllate estere localizzate in paesi a fiscalità privilegiata meno «aggressiva». La novità si applicherà a partire dal 2015.
Iva pellet. Dal 1° gennaio 2015 l'aliquota Iva applicabile alle cessioni di pellet di legno salirà dall'attuale 10 al 22%. L'Italia è il principale mercato europeo di pellet, con un consumo complessivo attestatosi nel 2013 a 3,3 milioni di tonnellate. Il maggior gettito Iva atteso dal governo è di circa 96 mln di euro all'anno.
Tax credit a chi fa pace. In arrivo un credito d'imposta fino a 500 euro per le parti che definiscono un contenzioso civile attraverso i nuovi istituti della negoziazione assistita o dell'arbitrato, disciplinati dal dl n. 132/2014. L'esecutivo stima che le cause pendenti potenzialmente interessate saranno almeno 600 mila all'anno. Ipotizzando un tasso di successo delle soluzioni «bonarie» nel 45% dei casi, il costo finanziario del credito d'imposta potrà arrivare a 54 milioni di euro all'anno. La copertura sarà garantita da un aumento del contributo unificato di iscrizioni a ruolo del 10%. L'agevolazione potrà essere fruita nelle dichiarazioni presentate nel 2016 (riferite ai redditi prodotti nel 2015).
Marina resort. Un altro emendamento prevede l'estensione dell'Iva agevolata al 10% per i pernottamenti in barca nei porti turistici anche per tutto il 2015. Senza proroga la misura sarebbe in scadenza a fine anno, con il ripristino dell'aliquota ordinaria del 22%. - Fonte: Italia Oggi (di Valerio Stoppa)