Le sfide di Alitalia sotto la guida di Ball
Integrazione del network con quello del socio forte Etihad, ridisegno delle rotte e trasformazione della società in un ‘Made in Italy’ con le ali. Sono queste le tre grandi sfide che attendono il nuovo amministratore delegato di Alitalia, Cramer Ball, che siederà alla cloche della compagnia aerea dal prossimo 1° marzo 2016.
Senza dimenticare l’obiettivo del ritorno al breakeven nel 2017, che i vertici del vettore ripetono ormai da tempo. Al di là del fatto che sembrerebbe esserci stata un’influenza innegabile da parte degli emiri di Etihad nell’individuazione di Ball come nuovo capitano operativo di Az, è innegabile che la sua esperienza precedente alla guida di Air Seychelles prima e Air India dopo, entrambe riportate con conti in ordine, possa giovare alla compagnia italiana.
È pressochè certo che il nuovo a.d. di Alitalia condividerà buona parte delle propria strategia aziendale con il presidente Luca Cordero di Montezemolo, che sino all’insediamento di Ball continuerà a svolgere anche l’incarico di a.d., figura che attualmente in Alitalia manca dalle dimissioni di Silvano Cassano avvenute lo scorso settembre.
Stando a quanto riportava Repubblica nei giorni scorsi, le prossime mosse di Ball avranno un taglio fortemente operativo: il potenziamento delle sinergie del network, la flotta, il rapporto con i fornitori e la formazione. Sotto l’occhio vigile di un presidente che del ‘Made in Italy’ ci ha fatto una vera bandiera. Una nuova vera occasione di rilancio per Alitalia. - Fonte: TTGItalia.com