Le reti guardano oltreconfine
«Il nostro settore, anche in ragione della crisi, sta attraversando una fase di profonda trasformazione - avverte Giorgio Palmucci, Presidente di Confindustria Alberghi -. In questo quadro il contratto di rete, che si presta ad adattarsi con rapidità a una realtà che cambia, risponde alle esigenze delle imprese e costituisce uno strumento prezioso». L'associazione ha organizzato ieri a Roma un incontro dedicato proprio al nuovo bando del Mibact sulle reti di impresa, uno strumento che anche per Maria Carmela Colaiacovo, vice presidente di Confindustria Alberghi, può essere la «chiave di volta» per il settore turistico, consentendo alle imprese di fare la necessaria massa critica per guardare «a mercati nuovi, anche oltre confine, oggi difficili da raggiungere».
Le attuali 44 reti di impresa turistiche - 20 al Nord, 15 al Centro e 9 al Sud (il 29% sono multiterritoriali) si caratterizzano innanzitutto perché mettono insieme imprenditori di diversi settori, non solo turistici (soltanto una rete è "monotematica" e riunisce più alberghi): si va dunque dai servizi alla ristorazione, dall'agroalimentare ai congressi, fino al manifatturiero. La tipologia di attività delle reti è soprattutto la promozione, ma ci sono anche altri fronti per i quali ci si allea: innovazione, servizi digitali, formazione, partecipazione a fiere ecc. Il bando del Mibact (consultabile sul sito del ministero) fornirà l'occasione per far crescere il loro numero.
Per presentare le richieste di contributi - 400mila euro il costo minimo di ogni progetto con un finanziamento a fondo perduto fino alla metà (200mila) - c'è tempo fino al 9 maggio. Possono candidarsi raggruppamenti di piccole e micro-imprese (le medie, ecco un neo del bando, sono escluse) per iniziative che puntano alla riduzione dei costi (attraverso ad esempio la gestione comune delle prenotazioni), alla valorizzazione del territorio, all'uso delle nuove tecnologie per la promo-commercializzazione e ad azioni di promozione all'estero.
«La rete può essere un volano per il settore turistico attraverso la creazione di network tra imprese turistiche ma anche di altri settori del made in Italy», spiega Fulvio D'Alvia, direttore di Retimpresa. «Restano però i temi di fondo - avverte Palmucci - e l'auspicio è che il Governo Renzi, tra gli interventi di rilancio del Paese, inserisca anche una strategia per il nostro settore». - Fonte: Il Sole 24 Ore (di Marzio Bartoloni)