Le Regioni su Enit e tassa di soggiorno, riunione con Mibact
Le Regioni sono forti nella promozione, hanno già fior di strutture dedicate, presenti in Italia e all’estero, ma convengono che muoversi insieme al Governo è meglio. Dalla riunione di ieri tra Ministero della cultura e del turismo con gli assessori regionali emerge questo pensiero, apprendiamo da fonti politiche. Richiesto dalle Regioni, l’incontro ne segue altri nel corso dell’anno, durante i quali è sempre stata dimostrata la disponibilità alla collaborazione da parte delle venti, non tutte presenti ogni volta. Ieri erano sei o sette.
Due argomenti
I punti discussi sono stati la tassa di soggiorno e l’Enit chiuso in una fase d’immobilismo per la mancanza di personale e l’impossibilità di procedere con nuove assunzioni. Della tassa pagata dai turisti ai Comuni che l’hanno introdotta, i quali ne sono “gelosissimi”, si cerca di capire come possa diventare uno strumento di sostegno delle politiche di promozione delle destinazioni stesse, a beneficio anche di Stato e Regioni. Dell’Enit il nodo è la ricostruzione della struttura, ma il ministro Franceschini non ha mostrato segni di preoccupazione agli assessori, spiegando che è un aspetto “facilmente risolvibile”.
Assessori e Mibact si sono dati appuntamento a gennaio per definire un percorso di strategie condivise e iniziative, basandosi sul presupposto che “strutture e capacità regionali sono forti, la voglia di collaborare c’è ed è tanta, ma dobbiamo agire insieme al Governo”, spiega la fonte. Per intenderci, l’Enit serve? La risposta: “Per la promozione del brand Italia certamente, ma insieme alle Regioni e nel concetto di federalismo”. di p.ba. - Fonte: GuidaViaggi.it