Le famiglie sorpassano la crisi in camper
Turismo
Il Salone di Parma testimonia il boom di un settore che in Italia dà lavoro a oltre 5.500 addetti e genera un fatturato di mezzo miliardo
Dimmi come vai e ti dirò che viaggiatore sei. Chi sceglie di andare in vacanza in camper dichiara subito uno stile di libertà. Che conquista. Sono sempre di più, infatti, i turisti che si muovono con la "casa mobile" per scoprire e vivere l'Italia e il mondo. Come avere una casa in ogni posto. Perché? Gli aggettivi che si possono usare si sprecano: comodo, versatile, sostenibile o per usare termini, ancora più moderni e internazionali, "family friendly" e "social".
Sta di fatto che secondo un ricerca dell'Istituto Piepoli, commissionata dall'Apc (l'Associazione produttori camper e caravan), viaggiare in camper piace: il 67% dei camperisti, abituali o saltuari lo sceglie per svagarsi con la famiglia e i figli; per il 69% è l'unico mezzo che permetta di fare una vacanza veramente a contatto con la natura, e per il 34% permette la scoperta dei tesori d'arte e cultura del nostro Paese; per il 28% è il modo migliore per fare un tour nelle capitali europee, spostandosi da una città all'altra quando si vuole, senza essere legati a orari o a destinazioni fisse; il 23% per scoprire in libertà i borghi nascosti.
Qualche numero in valore assoluto: si stima che saranno 2,7 milioni i turisti stranieri che anche quest'anno sceglieranno di visitare l'Italia in autocaravan, caravan o tenda, pari a circa il 5,4% del movimento turistico totale internazionale nella nostra Penisola ed equivalenti a 22,9 milioni di notti trascorse in campeggi, punti di sosta o aree attrezzate (7% dei pernottamenti totali incoming), per un fatturato di 1,1 miliardi di euro annui (3,7% della spesa complessiva).
Un interesse crescente, dunque, dimostrato e confermato dal boom di presenze (oltre 45mila nel weekend scorso) che si sta registrando al Salone del Camper, l'esposizione di settore tra le più innovative al mondo, aperta fino a domani alla Fiera di Parma. Un settore con valori economici importanti: l'industria nazionale del caravanning dà lavoro a oltre 5.500 addetti e genera annualmente un fatturato di circa 500 milioni di euro, a cui si somma l'indotto che questo comparto genera nell'intero sistema nazionale.
«Il settore dei Camper è ripartito e i numeri parlano chiaro - dice Jan De Haas, presidente di Apc, illustrando i dati sulle immatricolazioni -: nel primo semestre 2015 il settore Camper e Caravan ha segnato rispetto all'anno precedente un lusinghiero +10,2% nel mercato del nuovo (in particolare al Nord), a cui si aggiunge +9,9% nel mercato dell'usato (soprattutto al Sud). Boom dell'export con circa l'83% dei veicoli prodotti in Italia destinati all'esportazione. I produttori hanno quindi ricominciato ad assumere per far fronte ai nuovi ordinativi, registrando un fiducioso +15% delle vendite e intenzioni d'acquisto rispetto all'anno precedente». La "casa mobile" funziona. Per una vacanza formato famiglia. - di Giuseppe Matarazzo - Fonte: Avvenire.it