L’Unesco Lab al WTE tra cultura e responsabilità
Approfondire la realtà dei siti Unesco italiani sul tema del turismo responsabile, evidenziando criticità, progetti e idee innovative utili alla gestione dei siti. Questo l’obiettivo del “Laboratorio Turismo Responsabile e Patrimonio Mondiale” che si terrà sabato 19 settembre, dalle 11 alle 15, al Palazzo della Ragione di Padova nell’ambito del WTE - World Tourism Expo.
«L’idea è quella di confrontarci con i nostri colleghi esteri, amministrativi e gestori dei siti Unesco, e anche con i rappresentanti del ministero dei Beni ambientali, Cultura e Turismo, per vedere qual è lo stato dell’arte nella promozione, valorizzazione e conservazione dei patrimoni materiali e immateriali», spiega Carlo Francini (nella foto), coordinatore scientifico dei Beni Italiani Patrimonio Mondiale Unesco, associazione che ha ideato il laboratorio insieme con L’Agenzia di Viaggi.
«Il turismo di massa – riprende Francini – può rappresentare in alcuni casi un problema, ma in altri una risorsa da sfruttare meglio per dare valore a un sito. Per esempio le troppe folle a Roma sono preoccupanti per la conservazione dei monumenti cittadini mentre siti troppo isolati e non visitati rischiano di essere abbandonati anche per quanto riguarda la manutenzione. È importante che i turisti si prendano il tempo per visitare non solo le icone più famose del sito, ma anche i luoghi meno conosciuti, per apprezzarne i particolari e per vivere un’esperienza più appagante».
Consapevolezza del valore dei siti Unesco
In altre parole, spiega il coordinatore dell’associazione, nel laboratorio è necessario far crescere la consapevolezza del valore eccezionale dei siti Unesco: «Questo è uno dei compiti principali richiesti agli Stati membri e ai site-manager. L'investimento in termini di conoscenza del Patrimonio Mondiale è strategico per una corretta salvaguardia e valorizzazione del sito stesso. Non dimenticando che valori materiali e immateriali devono poter stare insieme e accrescere sinergicamente il valore l’uno dell’altro».
L’intenzione degli organizzatori è quella di trarre dal laboratorio dei suggerimenti molto concreti da condividere con le amministrazioni e il Mibact. Un sorta di road map per approfondire se i punti di informazione turistica conoscono il valore del sito in cui operano e lo promuovono in maniera adeguata, se i tour operator svolgono una preparazione/sensibilizzazione al tema della sostenibilità e responsabilità nei confronti del turista dei siti Unesco, se esistono progetti che puntano a una conoscenza completa del sito, che comprende non solo le opere più conosciute o considerate tali.
«Il turismo, se ben interpretato, è fonte di scambio culturale e amicizia. L’integrazione tra popoli, territorio, ambiente e cultura vive anche di turismo», conclude Francini dando appuntamento al WTE di Padova. www.worldheritagetourismexpo.com - Fonte: l’Agenziadiviaggi.it