L’Enit rivoluziona le sedi estere e spinge sul digitale
Su tutto, però, grava il punto interrogativo dell'organico perché al momento tutti i delegati sono in mobilità per 6 mesi (l'elenco è stato inoltrato al Mibact), ma gli altri dipendenti attendono di conoscere il loro destino, avendo comunque fatto la loro scelta. Nel corso dell'audizione i vertici Enit hanno confermato che metteranno subito in atto una strategia promo-pubblicitaria, forti di un budget di circa 10 milioni di euro, auspicando comunque una maggiore disponibilità per gli obiettivi futuri.
Sulla rivoluzione delle delegazioni estere l'idea è molto chiara: occorre riequilibrare la presenza, perché c'è troppo sbilanciamento a favore del Nord America, mentre è fondamentale potenziare tutta l'area dell'Asia-Pacifico.
Mentre sulla digitalizzazione, i nuovi vertici assicurano un adeguato investimento in soldi e idee per dotare l'Italia turistica di un portale di servizio perché oggi il turista-viaggiatore è esperenziale, sempre più individuale e deve essere assistito e consigliato.
Sostanzialmente positivo il giudizio espresso da Cristina Bargero (PD), tra i componenti della X Commissione, che ha dichiarato: «Credo che i nuovi vertici dell'Enit abbiano le idee e ho apprezzato il fatto di dotare il sistema turistico italiano di un Osservatorio-dati realmente puntuale, che è l'unico modo per orientare al meglio le strategie future. Così come sarà essenziale la sinergia che i vertici Enit si sono impegnati a ricercare con il Mibact per condividere il Piano Strategico triennale che deve decollare al più presto. Credo che l'attuale vertice dell'Agenzia sia molto improntato a un taglio manageriale nella gestione di questo apparato. Ed è sicuramente la soluzione ottimale per far funzionare la macchina promozionale nel settore turistico».
Al termine dell'audizione i vertici Enit hanno anche evidenziato la necessità di costituire un tavolo permanente con le Regioni per una omogenea azione sui mercati esteri.- di Andrea Lovelock - Fonte: L'Agenzia di Viaggi.it