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La Tunisia lavora sul brand

La Tunisia lavora sul brand

Tra le mosse già attuate è stata creata una task force con il ministero dei Trasporti, si lavorerà sulla qualità degli hotel e del personale, annuncia il ministro. "Vogliamo modernizzare i cluster del turismo, è la sfida da affrontare per essere concreti". E, in risposta ad una visione della Tunisia, solitamente limitata al mare e al deserto, Karboul sottolinea l'esistenza di diversi aspetti dell'offerta di cui, però, "si parla poco quando si parla del brand Tunisia, per questo vogliamo promuovere il Dna del nostro Paese". E la cultura è uno degli aspetti forti su cui si concentrerà l'attenzione, ma anche gli eventi e la musica.

Una visione a 360°

"Voglio avere la testa nel cielo e i piedi per terra". E' la frase che più di ogni altra riesce a identificare il disegno che il nuovo ministro del Turismo intende portare avanti. Una visione appassionata ed appassionante del turismo e del significato che esso racchiude, che Karboul investe di valori profondi. "Quando si parla di turismo si pensa al deserto, alla natura, al mare, ma io ho una visione più ampia, come un incontro tra persone", afferma. Il ministro si rifà al concetto di Ubuntu per rafforzare l'idea in cui crede: "Io sono perché tu sei, ed è questa la direzione che prenderemo". Quanto tempo ci vorrà per realizzarlo non importa, ciò che conta è partire.

Al ministro piacciono anche gli esempi concreti e quello della Formula 1 viene preso in prestito come modello di azione. "La Formula 1 lavora sul modello di auto di quest'anno e su quello dei prossimi due. Finora ci si è concentrati sulla macchina del momento contingente, io voglio concentrarmi su quella dell'anno prossimo", afferma, svelando quello che sarà il manifesto programmatico del suo agire.

Nuova e moderna Costituzione

Intanto il Paese affronta e vive il suo momento di transizione democratica, in particolare "con la nuova e moderna Costituzione, che è stata recentemente adottata a grande maggioranza dall'assemblea costituente sottolinea Naceur Mestiri, ambasciatore della Tunisia a Roma e con la formazione di un Governo tecnico ed indipendente, con il prioritario mandato di portare a termine le prossime generali e democratiche elezioni, nel Paese, entro il 2014".

Intanto si confida "nel felice esito di questo processo di transizione democratica che, desidero sottolineare, permetterà di condividere valori universali, libertà pubbliche e diritti umani essenzialmente, con tutti i popoli che credono in questi valori". Tra le mosse del Paese in ambito turistico sono di nuovo in atto le negoziazioni tra Bruxelles e il governo tunisino in merito al progetto di open sky.

Italia 5° mercato

L'Italia è il quinto Paese per flussi in Tunisia. "Malgrado la crisi economica che ha c ondizionato le scelte del viaggiatore italiano, le realizzazioni del 2013 sono state piuttosto soddisfacenti commenta Dora Ellouze , vicedirettrice per l'Italia dell'Ente nazionale tunisino per il Turismo -, soprattutto a partire dal secondo trimestre". Numeri alla mano da gennaio a dicembre 2013 "è stato registrato un trend positivo degli arrivi italiani rispetto allo stesso periodo dello scorso anno pari al +7%", dato che "ci fa essere positivi anche sulla stagione a venire''. Sempre nel medesimo periodo, considerando tutti i mercati, gli arrivi sono stati circa 6.268.582, +5,3%.

Già nel 2013 l'ente ha investito in comunicazione con un'importante campagna istituzionale "che in Italia ha avuto una vasta pianificazione, tra mezzi cartacei, digitali e tv". Mossa che sarà ripetuta anche nel 2014. Il messaggio chiave sarà quello della Tunisia come meta ideale tutto l'anno, ma la comunicazione punta anche sulla sicurezza del Paese e sulla sua vicinanza all'Italia. - Fonte: Guida Viaggi (di Stefania Vicini)