La Tunisia lancia il marchio di qualità
Si chiama Qualità Turismo Tunisia, interessa cinque settori di attività: agenzie di viaggi, alberghi e hôtels de charme, les chambres d'hôtes, gli agriturismo, i ristoranti turistici e i luoghi da visitare
Si chiama Qualità Turismo Tunisia il nuovo marchio di qualità lanciato dal ministero tunisino del Turismo e dell'Artigianato. La mossa, come riporta Ansamed, fa parte della strategia di sviluppo e di riforma del settore turistico e l'obiettivo è quello di instaurare una cultura della qualità.
Due anni di lavoro comune per un progetto di gemellaggio tra Tunisia, Francia e Austria. Il marchio interessa cinque settori di attività: agenzie di viaggi, alberghi e hôtels de charme, les chambres d'hôtes, gli agriturismo, i ristoranti turistici e i luoghi da visitare quali musei e siti archeologici.
Le condizioni per l'ottenimento del marchio rispondono a criteri ben definiti. A crederci in modo convinto, riporta la fonte, il ministro del Turismo, Selma Elloumi Rekik, che si è appellata ai professionisti del settore ad aderire al marchio.
"Il ministero, ha nel contempo avviato l'elaborazione di una nuova griglia di classificazione degli alberghi allo scopo di migliorare la loro visibilità e allinearla con gli standard internazionali - ha fatto presente il ministro -. Si tratta di un approccio globale che interessa tutta la catena dei servizi dell'industria turistica e il turismo tunisino non ha altra scelta che quella della qualità totale per migliorare la sua resilienza di fronte ai cambiamenti dovuti all'attuale congiuntura economica".
Il primo marchio di qualità è stato concesso all'Hotel Dar Marsa a La Marsa. Numeri alla mano "la Tunisia ha accolto al 31 agosto di quest'anno oltre 4,6 milioni di turisti, con una ripresa importante dei mercati tradizionali europei", ha sottolineato il ministro. Guardando più nel dettaglio, il mercato francese ha messo a segno "un aumento del 44% di ingressi, corrispondente a circa 400.000 turisti francesi". Ad essere in crescita anche il mercato tedesco e inglese. A dare buoni risultati è anche "il mercato cinese, nonostante l'assenza di un collegamento aereo diretto tra Cina e Tunisia, è in netto aumento. Proprio per questo il ministro ha dichiarato che ci si metterà al lavoro per trovare una soluzione per avvicinare i due Paesi".
Tra i dati messi in luce dal ministro c'è "l'evoluzione rappresentata dal mercato algerino (+60%), il mercato interno e quello dei tunisini residenti all'estero che tornano durante l'estate". – Fonte: Guidaviaggi.it