La Tunisia cancella la tassa di soggiorno
Dal 1° settembre non sarà più in vigore l'obbligo del timbro per lasciare il Paese. Sul ritardo della decisione polemizzano le agenzie
Dal 1° settembre non sarà più in vigore la tassa di soggiorno in Tunisia. Per la verità si tratta di una decisione che il governo tunisino aveva annunciato il mese scorso, ma per l’attuazione del provvedimento si è dovuto attendere. Un ritardo che non ha evitato polemiche da parte dei turisti che in questi giorni hanno continuato a pagare i 30 dinari della tassa, nonostante la comunicata cancellazione.
Sul piede di guerra anche le agenzie di viaggi. “L’annuncio della cancellazione della tassa è stato fatto dal ministro del Turismo tunisino a luglio - spiega Richard Soubielle, vicepresidente Snav - e le agenzie lo hanno rilanciato presso i loro clienti. Coloro i quali hanno appreso della soppressione sono logicamente sorpresi, ma su questo tema c’è stata un’incomprensione“.
Il tema della tassa di soggiorno ha scatenato polemiche all’interno dello stesso governo tunisino, con il ministro dell’Economia che non sarebbe d’accordo con la decisione assunta dalla collega del Turismo Selma Elloumi Rekik. Ad abrogare la tassa, un timbro dal valore di circa 13 euro necessario per uscire dal Paese, è l’articolo 36 della legge finanziaria varata dall’esecutivo. - Fonte: GuidaViaggi.it